«Serata da incubo in attesa del bus che non è arrivato»

CAMPOSAMPIERO. Serata di Pasquetta da incubo per 25 passeggeri, tra cui alcuni bambini, rimasti a piedi nel piazzale della stazione di Padova e alle prese con un giallo: il bus sostitutivo del treno regionale che parte ogni sera alle 22,46 per Vigodarzere, Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Camposampiero, Castelfranco e Montebelluna non si è visto. I 25 appiedati, inviperiti, lo assicurano: il bus non è mai arrivato; ma la ditta che ha l’appalto del servizio sostiene il contrario. Fatto sta che i 25 passeggeri, dopo un’inutile attesa, si sono rivolti al capostazione di turno e alla Polfer. E solo dopo un estenuante tira e molla hanno potuto raggiungere le loro destinazioni con taxi collettivi.
Tra loro c'era anche Daniele Mazzon, un pendolare di Piombino che è anche un addetto ai lavori perché è autista di BusItalia. «Una vergogna», osserva, «il bus, che comunque non s’è visto, tra l’altro aveva 25 posti e adesso, dopo la nostra protesta di un mese fa, è più grande. Lunedì, alle 23, era freddo. E tra noi c'erano anche bambini. In un primo momento sono state soddisfatte solo le richieste dei viaggiatori arrivati da Roma e Milano a Padova con le ultime Frecce di TrenItalia, che sono stati mandati a Camposampiero, Castelfranco e Montebelluna a bordo di due taxi. Solo in un secondo momento, grazie all'intervento degli agenti della Polfer, anche noi pendolari abbiamo potuto raggiungere le nostre destinazioni su taxi collettivi. Ma ancora non sappiamo perché il bus non ha effettuato come sempre il servizio sostitutivo. In tutti i modi abbiamo scritto una lettera di chiarimenti sia a TrenItalia che al settore Mobilità della Regione».
Martedì, venuta a conoscenza dell'episodio, TrenItalia Nordest, che si è fatta carico del pagamento dei taxi utilizzati lunedì sera, ha fatto sapere di avere avviato un'indagine interna per conoscere dalla società Lo Surdo, che ha l’appalto del servizio, il motivo per cui il bus non si sarebbe presentato in stazione.
E così, nella serata di ieri, è giunto il colpo di scena finale, sotto forma di un'ulteriore comunicazione dell'Ufficio relazioni pubbliche di TrenItalia.
In pratica il portavoce delle Ferrovie dello Stato ha fatto sapere che un dirigente di TrenItalia, intorno alle 17, ha telefonato alla direzione della società Lo Surdo, che a sua volta, tra la sorpresa di tutti gli addetti ai lavori, ha sostenuto che il servizio del bus sostitutivo, lunedì sera, sarebbe regolarmente avvenuto. Una tesi che però sarebbe da dimostrare perché il bus, in piazzale stazione, non l’avrebbero visto non solo i 25 viaggiatori che lo attendevano, ma anche i ferrovieri ancora in servizio dopo le 22.30 e gli agenti della Polfer.
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