Sessanta imprese sul piede di guerra

SAN GIORGIO DELLE PERTICHE. Luci ed ombre dietro il nuovo centro commerciale “Le Centurie”. Una sessantina di imprenditori è sul piede di guerra: ha messo capitale, (8 milioni di euro), doveva avere la prelazione negli appalti dei lavori, guadagnare lavoro e denaro. Nulla di tutto. Anzi rischiano di aver perso anche le quote versate. È la storia di Imprenditori Riuniti spa (IR) con sede fino a qualche anno fa a Piazzola, nata nel maggio 2007 raggruppando oltre 60 azionisti, per lo più dell’Alta e del Piazzolese, e regolata da un patto parasociale, che prevede la prelazione dei soci negli appalti: costruzioni, impianti elettrici, idraulici e finiture. Di fatto però solo alcuni, quelli maggioritari, sono stati coinvolti. Gli altri sono stati invitati all’inaugurazione. La ciliegina senza torta: non vedranno frutti dei loro investimenti. In questi giorni hanno richiesto i verbali del Consiglio di amministrazione per chiederne la delegittimazione. La questione è complessa, scandita da querele e riassetti societari. Proprietaria del centro commerciale è la San Giorgio, all’80% di New Jersey (gruppi Merlo di Borgoricco e Summania Beton fratelli Munaretto di Schio), per il 20% da Imprenditori Riuniti, che vedono volatilizzarsi dai 100 ai 250 mila euro di quote, senza portare a casa nulla. Ad alzare per primo la voce è l’ex amministratore delegato della IR, Luca Piasente di Piazzola, allontanato dalla società nel 2010. Contro di lui, IR stessa ha mosso un’azione di responsabilità accusandolo di avere gestito male l'operazione e di essere stato in conflitto di interessi con altre società da lui dirette: la Pianeta Europa, che ha venduto per 15 milioni di euro alla IR il terreno de “Le Centurie”, e la Solution srl che «ora è in liquidazione», spiega Piasente, in questi giorni sentito anche dalla Procura di Vicenza, «ed era lo strumento di gestione e controllo di appalti e vendite. IR a quel tempo contava su svariate operazioni. Il problema di fondo era la presenza dei gruppi interessati alla costruzione: il loro fine non era fare gli interessi dei soci , ma portarsi a casa gli appalti (decine di milioni di euro). Nel 2010 li ho denunciati chiedendo il sequestro delle quote societarie. Ho chiesto aiuto e udienza a tutte le istituzioni perché nel frattempo, avendo investito tutti i risparmi della mia vita sulla IR e trovandomi fuori dai giochi, le mie società stavano fallendo una ad una. Un anno dopo è arrivata l’archiviazione, che non ho potuto impugnare perché comunicata 6 mesi dopo. Una trafila giudiziaria, con documenti spariti e riapparsi dopo mesi, che va ancora avanti. I lavori del centro commerciale sono invece ripresi subito dopo l’archiviazione. Come mai le banche e i costruttori sapevano dell’archiviazione ed io no? Ho ripresentato denuncia, perché non mi tornano i conti. IR è ormai svuotata, mentre “Le Centurie” sono aperte e ai piccoli soci restano solo le perdite». (p.pil.)
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