Sesso estremo tra gay, rischia di soffocare: tracheotomia in casa

PADOVA. Quando è arrivata l’ambulanza della Croce Verde, il 59enne imprenditore veneziano era nudo, una cintura di cuoio intorno al collo, sopra un asciugamano arrotolato e una forbice conficcata all’altezza della faringe con il sangue che fuoriusciva; accanto il compagno di “giochi”, un 35enne salernitano anche lui senza vestiti, appariva angosciato e preoccupato.
Il primo, originario della Riviera del Brenta e sposato, è stato trasferito nella Rianimazione dell’ospedale di Padova in prognosi riservata mentre il secondo è finito in una cella della casa circondariale Due Palazzi con l’accusa di lesioni volontarie.
Tragedia sfiorata, benché le condizioni del ferito appaiano serie. E non si escludano danni cerebrali per la prolungata anossia. Il giovane aveva praticato la tracheotomia a quell’uomo, partner di due incontri occasionali, colto da malore in seguito a un mix di droghe e sesso estremo. Sesso consenziente? Piena condivisione di atti che talvolta implicano qualche rischio o situazioni con protagonisti involontari?
I punti di vista possono essere diversi. Non a caso il pm Cristina Gava aveva chiesto il carcere, il gip padovano Mariella Fino ha dato una diversa lettura, tenendo conto della giurisprudenza. E ha scelto per il 35enne la misura più lieve dell’obbligo di dimora a casa della madre, pur convalidando l’arresto per lesioni volontarie gravi.
Ora sarà la procura a indagare. È la serata del 3 luglio. In un appartamento della Guizza rischia di finire nel dramma il rendez-vous dei due uomini che prima avevano assunto cocaina per via endovenosa poi avevano sniffato il popper (stupefacente sintetico), dedicandosi a pratiche erotiche sadomaso forti.
La droga serviva a creare il clima giusto: relax, sperdimento e “giochi” fra adulti senza inibizioni. Almeno questo è stato il racconto del salernitano (qualche lavoro precario e basta), che ha insistito: era stato il partner a procurarsi la droga. Si erano conosciuti in una chat per incontri gay (Grinder) il 27 giugno.
Qualche ora più tardi il primo incontro. Il 59enne lo raggiunge nell’alloggio mentre è con un altro partner incrociato nella chat “Planet Romeo”. È sesso a tre, libero e consenziente. Alla fine i saluti. Con il veneziano si rinnova l’incontro per quella maledetta sera del 3 luglio. L’appuntamento è alle 19.
Finita l’estasi, il salernitano si accorge che il partner rantola e serra i denti. «Gli ho messo le dita in bocca poi la cintura per evitare che soffocasse. Con la forbice ho fatto la tracheotomia d’urgenza, avevo seguito un corso sanitario» confesserà. L’indagato nega di aver praticato il breath play, l’asfissia erotica. I soccorritori, invece, avevano notato la cintura intorno al collo. Sesso senza limiti e sesso libero: la questione è il consenso. E per ora il ferito non può dire nulla. —
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