Sesso rumoroso, condannato

LIMENA. Impetuoso nella vita quotidiana Bruno Zoia, quarantaduenne di Vigodarzere all’epoca dei fatti domiciliato a Limena. E probabilmente altrettanto anche sotto le lenzuola con la fidanzata. Così i suoi incontri amorosi si traducevano in gemiti di piacere, urla e sospiri uditi dall’intero condominio. Un condominio di 12 appartamenti dove i residenti non hanno avuto tregua durante la notte per un lungo periodo. Alla fine la decisione di presentare denuncia anche perché lui, il focoso partner, era tutt’altro che gentile e disponibile a rispettare le regole della quiete notturna arrivando a minacciare grandi e piccini di morte («Vi farò morire tutti»), bestemmiando e alzando il volume dello stereo per impedire il riposo altrui, spostando mobili e spaccando oggetti, senza “contenersi” quando rientrava a casa all’alba ubriaco fradicio. Accusato di stalking condominiale, il quarantaduenne è finito davanti al giudice monocratico Chiara Bitozzi che lo ha condannato a sei mesi di reclusione senza la sospensione condizionale della pena.
È nel settembre 2012 che nove inquilini del palazzo Cingano, situato a Limena in via Delle Industrie 17, trasmettono alla procura della Repubblica padovana la querela. Non ne possono più. E hanno paura. «Di notte, durante i rapporti sessuali» scrivono riferendosi all’ingombrante vicino, «emettono urla e gemiti che disturbano la quiete dei condomini e il decoro del fabbricato» precisando che «nel condominio abitano minorenni». Poi specificano: «L’inquilino rientra nelle prime ore del mattino probabilmente ubriaco, nel vano scala urla, minaccia e inveisce con bestemmie a voce alta, manifestando comportamenti provocatori e violenti, sbattendo porte e battendo muri... Si sentono continui schiamazzi, rumori provocati da stoviglie, divani, sedie, tavoli e letti... Costringe i condomini a non riposare per tutta la notte... Un inquilino, sofferente di cuore, ha accusato per un paio di volte malori come fibrillazione atriale a causa dei rumori». Insomma una vicinanza difficile da sopportare che ha costretto molti ad alterare le proprie abitudini di vita per non incrociare Zoia al punto da scortare i figli impauriti. Nel passato di Zoia precedenti condanne, tra cui una per danneggiamenti in un appartamento che occupava da due mesi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova