Shampoo e piega 12 euro, ma senza scontrino

di Adina Agugiaro
Shampoo + piega = 8 euro... Shampoo + taglio + piega = 10 euro ... Taglio+ colore + piega = 22 euro... Da sballo le cifre del parrucchiere cinese sul foglietto pubblicitario in cassetta, specie con i chiari di luna di questa crisi. Eccoci così un sabato pomeriggio alle 14 davanti ad una delle diffusissime Terre Promesse della bellezza low cost del Sol Levante. Media periferia, posizione tranquilla e strategica all’incrocio tra due vie. All’ingresso ti senti fotografata dallo sguardo solo in apparenza neutrale di due ragazze ed un ragazzo dagli occhi a mandorla. Ma è una frazione d’istante.
La prima stanza, interrotta da un divisorio, fa da sala d’attesa, salottino con tre poltrone per pieghe a phon ed altri trattamenti (extension 2 euro l’una, manicure 8-10 euro, sopracciglia 3 euro e via così) e da zona- cassa. Lavoro a pieno ritmo, accoglienza senza sorrisi, prego s’accomodi, quanto tempo impiegherò? Poco. Niente riviste da sfogliare, arredamento spartano ed affatto accogliente, speriamo in Dio.
Nella stanza interna il ragazzo ti fa sedere e ti mette una salvietta sulle spalle. «Scusi, ho portato il mio shampoo e il mio balsamo... sa, sono abituata». Lui abbozza senza muovere un muscolo della faccia: «Bene l’acqua? Massaggio troppo forte? Come la vuole la piega?».
Accidenti quanta gente nel giro di pochi minuti: marito e moglie pensionati (lui taglio, lei piega) ; bambini col papà (taglio ai bambini); un’ anziana signora indecisa sul colore: «vengo da questa estate, mi trovo benissimo, usano prodotti italiani buonissimi, forse mi faccio bionda». Niente giovani, nessuna atmosfera fritz-trendy, qui il solo gioco è al ribasso. La ragazza cinese inizia ad asciugare e chiede con tono asettico: «Dove riga? Frangia?» Nessun calore umano, buona la resa, assente il marketing.
Alla cassa: quanto? «12 euro».Come 12 euro, sul foglietto è scritto 8. «Ma tu fatto piega mossa, leggi qua: 12 euro». Eccolo l’inghippo, ci sono 4 euro in più per niente , vabbè, è sempre poco. Meglio uscire però, ormai è folla. Entra una musulmana velata, il mondo è globale. Il ragazzo t’insegue con una card, su cui sono stampate 10 caselline: “nove pieghe e una gratis”. Come dai nostri. Sulla strada di casa una luce s’accende: e lo scontrino? Niente scontrino, mica c’azzecca lo scontrino con la bellezza low cost del Sol Levante. Da tornarci? Vedremo. Perchè i soldi risparmiati contano, se contano. Ma un sorriso che sia uno, una parola gentile, tanto per farti sentire un individuo e non dodici euro in più a fine giornata: quanto valgono?
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