Sì Auto-Mondial Car c’è l’ok ai concordati

PADOVA. La vicenda che ha visto la caduta di Sì Auto e Mondial Car del Gruppo Silva, due marchi storici del mercato dell’auto padovano è finita lo scorso 4 maggio con l’omologa dei concordati...

PADOVA. La vicenda che ha visto la caduta di Sì Auto e Mondial Car del Gruppo Silva, due marchi storici del mercato dell’auto padovano è finita lo scorso 4 maggio con l’omologa dei concordati preventivi in liquidazione. Le due procedure, entrambe della Prima sezione civile del Tribunale di Padova e seguite dai curatori fallimentari Marco Amato e Patrizia Santonocito dello studio Amato, vedevano coinvolti crediti complessivi per oltre 19,7 milioni di euro (15,6 milioni circa per Sì Auto e 4,1 milioni di euro per Mondial Car) ed entrambe sono state depositate il 4 maggio scorso. Un colpo duro soprattutto per banche e fornitori chirografari. A vedere i propri crediti sfumare quasi completamente sono stati soprattutto i creditori privilegiati degradati in chirografari (cioè senza garanzia alcuna) di Sì Auto che potranno riavere solo il 6,46% dei propri crediti mentre coloro che fin dall’inizio non avevano chiesto garanzie andrà un 4,72% di quanto dovuto.

Parte dei creditori privilegiati (principalmente il Fisco) invece, grazie a un’intervenuta transazione fiscale con l’Erario, saranno saldati integralmente. Molto meglio invece è andata ai creditori privilegiati degradati in chirografari di Mondial Car che hanno visto riconosciuto quasi integralmente (per il 79,66%) la propria richiesta. I chirografari, anche in questo caso banche e fornitori, vedranno solo il 4,26% di quanto dovuto.

In un caso e nell'altro sono intervenuti alcuni elementi che hanno garantito una migliore capacità di restituzione dei debiti insoluti. Nel caso di Sì Auto, oltre ai circa 2,55 milioni di euro di risorse finanziarie recuperate si sono aggiunti 4,2 milioni di euro relativi all’acquisto della struttura di via Nona Strada. Nel caso invece di Mondial Car è stata reperita nuova finanza per una cifra intorno ai 1,2 milioni di euro. (r.s.)

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