Sì del Veneto ai test antidroga per i politici: la mozione passa in consiglio

Il documento di Berlato passa grazie al sostegno della Lega, astenuti Pd e 5 Stelle mentre Marcato, Guadagnini e Bartelle scelgono un polemico non voto
20091118 - ROMA - POL - DROGA: MINISTRO CARFAGNA SI SOTTOPONE A TEST CAPELLO. Il ministro per le pari opportunita', Mara Carfagna, si e' sottoposta al test antidroga presso l'Istituto Diagnostico Pantheon, una delle strutture dove i parlamentari e membri del governo che lo desiderano stanno effettuando in questi giorni gli esami per accertare l'assunzione di sostanze stupefacenti. Il test al quale si e' volontariamente sottoposta oggi Mara Carfagna e' quello del capello, attraverso il quale - ha spiegato il direttore amministrativo del centro, Vito Monti - si puo' accertare l'assunzione di cocaina, cannabinoidi e oppiacei negli ultimi sei mesi. Un esame dall'esito veloce: solo qualche giorno per avere i risultati. Veloce anche il test: qualche minuto e il ministro e' uscito dal laboratorio. ''Mi hanno tagliato un paio di ciocche - ha detto - proprio adesso che ho deciso di far crescere i capelli...''. ANSA/GUIDO MONTANI/DRN
20091118 - ROMA - POL - DROGA: MINISTRO CARFAGNA SI SOTTOPONE A TEST CAPELLO. Il ministro per le pari opportunita', Mara Carfagna, si e' sottoposta al test antidroga presso l'Istituto Diagnostico Pantheon, una delle strutture dove i parlamentari e membri del governo che lo desiderano stanno effettuando in questi giorni gli esami per accertare l'assunzione di sostanze stupefacenti. Il test al quale si e' volontariamente sottoposta oggi Mara Carfagna e' quello del capello, attraverso il quale - ha spiegato il direttore amministrativo del centro, Vito Monti - si puo' accertare l'assunzione di cocaina, cannabinoidi e oppiacei negli ultimi sei mesi. Un esame dall'esito veloce: solo qualche giorno per avere i risultati. Veloce anche il test: qualche minuto e il ministro e' uscito dal laboratorio. ''Mi hanno tagliato un paio di ciocche - ha detto - proprio adesso che ho deciso di far crescere i capelli...''. ANSA/GUIDO MONTANI/DRN

VENEZIA. Il consiglio regionale dice sì all’introduzione del test antidroga (su base volontaria) per gli eletti e i nominati nelle istituzioni.

La mozione a riguardo, presentata da Sergio Berlato (Fratelli d’Italia), è stata approvata dall’assemblea con 22 sì e 14 astensioni mentre 3 consiglieri hanno scelto di non votare in segno di dissenso. In avvio di discussione, a sorpresa, Andrea Bassi e Stefano Casali (Centro Destra Veneto) hanno esibito un certificato.

«Passando dalle parole ai fatti, ci siamo sottoposti all’esame biochimico in un ospedale pubblico, ecco l’esito: siamo risultati negativi a cocaina, oppiacei, metadone e cannabinoidi. Abbiamo agito così perché crediamo che i rappresentati dei cittadini, operando per il bene comune, devono garantire lucidità, serietà e coscienza nello svolgimento del loro mandato».

Concetti ribaditi dal promotore Berlato - «Chi opera nelle istituzioni dev’essere un esempio, la droga è una minaccia mortale» - la cui iniziativa, peraltro, ha sollevato svariate obiezioni.

«La legge non punisce la modica quantità di droga leggera per consumo personale ed io sono favorevole a liberalizzarne l’uso per contrastare gli spacciatori», le parole del 5 Stelle Jacopo Berti; critica anche Patrizia Bartelle (Italia in Comune), poliziotta in aspettativa: «Questo è un argomento terribilmente serio, non può essere ridotto a scaramuccia. Perché nessuno muove un dito contro l’abuso di alcol che devasta anche i minori?».

Concorde il dem Andrea Zanoni («Perché non controllare anche i valori alcolemici nel sangue?») e molto perplessi il leghista Roberto Marcato («Meno Stato e più libertà») e Antonio Guadagnini di Siamo Veneto («Mai fumato uno spinello e neppure una sigaretta in vita mia ma difendo la libertà dell’individuo dalla gogna morale»): entrambi, polemicamente, hanno disertato il voto.

Tant’è: astenuto i gruppi del M5S e del Pd («È una questione di principio, non condividiamo le forzature ma ci sottoporremo collettivamente al test», assicura Orietta Salemi) la mozione è prevalsa infine grazie al sostegno della Lega che, ad opera del capogruppo Nicola Finco, ha aggiunto i nominati agli eletti destinatari del test. —

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