Sì del Veneto ai test antidroga per i politici: la mozione passa in consiglio

VENEZIA. Il consiglio regionale dice sì all’introduzione del test antidroga (su base volontaria) per gli eletti e i nominati nelle istituzioni.
La mozione a riguardo, presentata da Sergio Berlato (Fratelli d’Italia), è stata approvata dall’assemblea con 22 sì e 14 astensioni mentre 3 consiglieri hanno scelto di non votare in segno di dissenso. In avvio di discussione, a sorpresa, Andrea Bassi e Stefano Casali (Centro Destra Veneto) hanno esibito un certificato.
«Passando dalle parole ai fatti, ci siamo sottoposti all’esame biochimico in un ospedale pubblico, ecco l’esito: siamo risultati negativi a cocaina, oppiacei, metadone e cannabinoidi. Abbiamo agito così perché crediamo che i rappresentati dei cittadini, operando per il bene comune, devono garantire lucidità, serietà e coscienza nello svolgimento del loro mandato».
Concetti ribaditi dal promotore Berlato - «Chi opera nelle istituzioni dev’essere un esempio, la droga è una minaccia mortale» - la cui iniziativa, peraltro, ha sollevato svariate obiezioni.
«La legge non punisce la modica quantità di droga leggera per consumo personale ed io sono favorevole a liberalizzarne l’uso per contrastare gli spacciatori», le parole del 5 Stelle Jacopo Berti; critica anche Patrizia Bartelle (Italia in Comune), poliziotta in aspettativa: «Questo è un argomento terribilmente serio, non può essere ridotto a scaramuccia. Perché nessuno muove un dito contro l’abuso di alcol che devasta anche i minori?».
Concorde il dem Andrea Zanoni («Perché non controllare anche i valori alcolemici nel sangue?») e molto perplessi il leghista Roberto Marcato («Meno Stato e più libertà») e Antonio Guadagnini di Siamo Veneto («Mai fumato uno spinello e neppure una sigaretta in vita mia ma difendo la libertà dell’individuo dalla gogna morale»): entrambi, polemicamente, hanno disertato il voto.
Tant’è: astenuto i gruppi del M5S e del Pd («È una questione di principio, non condividiamo le forzature ma ci sottoporremo collettivamente al test», assicura Orietta Salemi) la mozione è prevalsa infine grazie al sostegno della Lega che, ad opera del capogruppo Nicola Finco, ha aggiunto i nominati agli eletti destinatari del test. —
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