Si è spento Bazzan campione italiano e oro mondiale nell’inseguimento

Aveva 69 anni. Le prime pedalate con la Mantovani nel ’67 poi il professionismo e la carriera di successi. Oggi l’addio



Si è spento nella notte di Natale, a 69 anni, Giacomo Bazzan, già campione del mondo di ciclismo.

Era nato a Vescovana e, anche se da tempo viveva in Polesine, aveva costruito parte della sua carriera anche nella nostra provincia, dove era molto conosciuto.

Giacomo Bazzan era nato il 13 gennaio 1950 a Vescovana e, tra le varie cose, nel 1971 era diventato campione del mondo nella specialità di inseguimento a squadre, partecipando poi l’anno dopo alle Olimpiadi di Monaco. La carriera di Bazzan decolla nel 1967 nelle file degli allievi del Velo Club Mantovani, società rodigina che all’epoca dispone di una formazione tra le migliori d’Italia e con cui il padovano vince il titolo di campione italiano di categoria.

Nel 1969 partecipa al campionato italiano di inseguimento individuale dilettanti a Forlì, entrando nella lista degli azzurri grazie a un secondo posto generale. È anche l’anno del suo primo campionato del mondo che vale un secondo posto nell’inseguimento a squadre.

Nel 1971 Bazzan passa a difendere i colori della S. C. Padovani e ottiene brillanti risultati: campionati italiani, Giochi del Mediterraneo, un bronzo ai campionati del mondo e poi l’ormai leggendario oro mondiale con Algeri, Morbiato e Borgognoni, precedendo la Germania Est.

A 21 anni è uno dei ciclisti italiani più blasonati. Nonostante un’annata non proprio fortunata, per via di alcuni infortuni e del servizio di leva, Bazzan riesce anche a partecipare alle Olimpiadi di Monaco nella gara di inseguimento a squadre su pista, dovendosi però accontentare di un nono posto.

Nel 1973, quindi, diventa professionista nelle file della Jolly Ceramica, con cui colleziona altre vittorie nazionali. Il padovano partecipa inoltre al Giro d’Italia, alla Vuelta a España, al Giro di Romandia e a molte altre classiche.

Nel 1975, ad esempio, corre al Giro d’Italia agli ordini di Fausto Bertoglio, che sarà il vincitore, e al Tour de France dove ottiene un onorevole quarto posto nella tappa di Le Mans.

Al termine della sua carriera Bazzan ha collaborato con il Coni dando ulteriore lustro alla realtà ciclistica polesana e padovana.

La sua scomparsa ha tinto di tristezza questi giorni di festa e in lutto tutto il mondo sportivo.

Tra gli sportivi che hanno espresso il loro cordoglio per la morte di Bazzan c’è Silvio Martinello, padovano, già campione olimpico ad Atlanta 1996: «In giorni che dovrebbero essere di festa, notizie come questa ci fanno cadere invece nella tristezza e nella malinconia. Di Giacomo ho sempre apprezzato la competenza, l’equilibrio e la grande classe che lo contraddistingueva, sia come corridore sia come uomo. Fai buon viaggio Giacomo ed un forte abbraccio ai familiari».

Il funerale dell’ex campione del mondo sarà celebrato oggi, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Loreo, in provincia di Rovigo. —





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