«Si può migliorare ma adesso basta parlare male della nostra città»

Soddisfatto il primo cittadino «La sicurezza aumenterà con i nuovi agenti assegnati alle forze dell’ordine E ci sono grandi investimenti»

«Lo dico ancora una volta e i dati lo confermano: di Padova si deve essere orgogliosi. Basta con le negatività strumentali. È rimasto solo un piccolo nucleo di politici pronti a tutto pur di buttare fango sulla città: è il tipico atteggiamento di chi mette il tentativo di prendere qualche voto per il proprio partito sopra l’interesse della città. Mi hanno un po’ stufato». Sorride ma a metà il sindaco di Padova Sergio Giordani. Perché ripete quanto aveva già detto in occasione del ventilato “sciopero delle luminarie” dei commercianti: «Miglioriamo e abbiamo bisogno di uno scatto di orgoglio per fare ancora meglio – osserva – Basta con le politiche distruttive: il danno non lo si fa tanto all’amministrazione quanto a tutta la città».

Nonostante la classifica sia riferita all’intera provincia, una gran parte degli indicatori dipendono soprattutto dal capoluogo. Sia in positivo che, come nel caso della sicurezza, in negativo. «Siamo la 14esima città d’Italia per abitanti ma l’unico tra i grandi centri che cresce in modo così importante – chiarisce il primo cittadino – È evidente che le grandi aree urbane hanno una gestione più complessa, in particolare sul versante della sicurezza. Sono problemi noti a tutti, che per anni e anni non sono stati risolti. Ma nei giorni scorsi 22 nuovi carabinieri sono stati assegnati al comando provinciale e la questura si appresta ad essere in fascia A».

Per quanto riguarda le altre criticità Giordani da sempre lamenta la lentezza burocratica: «Spesso ci vuole molto tempo, anche mesi, per risolvere i problemi – racconta – Ma non avendo un capo politico, non devo stare sui social e non devo rispondere a nessun padrone. A me interessa Padova».

E la città si appresta a vivere un anno che, secondo il primo cittadino, sarà ricco di soddisfazioni: «Sono tante le cose che stanno mettendo Padova al centro della scena nazionale – spiega – Non solo in termini di investimenti, con un ospedale che consentirà lo sviluppo della prima azienda ospedaliera di Padova, oppure la Tav che ci consentirà di riqualificare tutta la zona della stazione. Ma anche in termini culturali con il riconoscimento Unesco all’Urbs Picta, e sociali con il titolo di Capitale europea del volontariato». I buoni propositi? «Sempre più impegno per quartieri, manutenzioni, anziani, giovani coppie e ambiente», è la risposta. —

C.MAL.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova