Si spara alla tempia con un fucile ad aria compressa

DUE CARRARE. Erano da poco passate le 12 di ieri quando un ragazzo ventiseienne ha compiuto un gesto disperato. Approfittando dell’assenza dei genitori ha imbracciato il fucile ad aria compressa del...

DUE CARRARE. Erano da poco passate le 12 di ieri quando un ragazzo ventiseienne ha compiuto un gesto disperato. Approfittando dell’assenza dei genitori ha imbracciato il fucile ad aria compressa del padre, caricato a pallini, e dopo esserselo puntato alla tempia ha premuto il grilletto. Nessuno ha sentito lo sparo, sono stati i genitori al loro rientro a trovare il corpo esanime del ragazzo. Hanno subito chiamato i soccorsi. Sul posto si sono precipitati i sanitari del 118 e i carabinieri della stazione di Battaglia per i rilievi del caso. Erano quasi le 13 quando l’elicottero del Suem è atterrato vicino casa e caricato il ragazzo in gravi condizioni. È ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Padova e i medici lo tengono monitorato in Neurochirurgia, poiché temono che il colpo possa aver provocato delle lesioni celebrali gravi. Alla base del gesto disperato potrebbe esserci una delusione d’amore, ma pare che il giovane non abbia lasciato messaggi che possano giustificare un momento di debolezza o di disperazione. Le indagini degli inquirenti pare comunque che siano orientate verso quella direzione. (s.s.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova