«Sì vita, sì stamina», Giglian torna a protestare Sul set e in rete con foto choc per sostenere le cure

PADOVA - È stata approvata la legge sulle cure con cellule staminali, o meglio sulla sperimentazione del metodo Stamina, della Fondazione del professor Davide Vannoni. Ma in laboratori farmaceutici, quindi sotto il controllo dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) «e la sperimentazione sarà possibile solo su un centinaio di pazienti, contro 18 mila che l’hanno chiesto», dichiara Vannoni. Alla notizia, è tornata in pista Giulia Tolone in sexy arte Giglian, 27 anni, di Monselice, mamma di due gemelle di otto anni e di un piccolino di due che, colpita dalle vicende dei bimba a cui era stata sospesa la cura con le staminali, ieri è tornata in pista per il terzo atto della sua personale campagna pro metodo Stamina.
Per tale causa a metà marzo aveva fatto irruzione nuda al Geox, durante la festa irlandese, davanti a 10 mila persone, finendo poi tra le braccia del buttafuori e dei giornalisti. E una decina di giorni dopo, con scritto «Sì vita, sì stamina» sul seno nudo, era planata sul palco durante un comizio di Berlusconi a Roma. Altro buttafuori, altro tam tam mediatico.
Ieri Giglian era sul set fotografico a Limena di Alberto Buzzanca, con un vero cuore di maiale gocciolante finto sangue in mano: una raffica di clic per trovare posizione e espressione giuste per la foto, con slogan ad hoc, che verrà lanciata in rete e distribuita a giornali e tivù. «Le mie gemelle sono nate premature, hanno rischiato», spiega la sexy star, «io sono al fianco di quelle famiglie che per i loro malati avrebbero nelle staminali una cura e non potranno farla. Faccio un appello a Berlusconi: fai la cosa giusta, almeno tu abbi la coscienza di sostenere la vita». La “campagna” di Giglian è sostenuta dal fotografo Buzzanca e dalla casa di produzione padovana The Munchies.
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