«Siamo molto arrabbiati perché i ristori avuti li useremo per le tasse»

E. Sci.
14 ottobre 2004 comitato di Via San Micheli , Pierpaolo Varotto (CARRAI) Interviste via Sammicheli -Carrai-
14 ottobre 2004 comitato di Via San Micheli , Pierpaolo Varotto (CARRAI) Interviste via Sammicheli -Carrai-

il fiorista

I negozi di frutta e verdura, assieme a pescherie, fiorerie e pizza al taglio, sono le categorie che pagano più Tari in assoluto: 28 euro a metro quadrato, contro i 24,62 euro di media nazionale. «Penso che il 50% delle fiorerie della provincia non riuscirà a pagare la Tari del 2021 – rivela Pierpaolo Varotto, rappresentante Ascom del settore – La città ha resistito, anche perché avendo merce deperibile siamo rimasti aperti, ma la provincia ha risentito davvero tanto della situazione Covid. In media il settore ha perso il 30% del fatturato e molti di noi sono stati costretti a buttare via la merce invenduta».

In questi mesi, con la completa assenza degli eventi e delle cerimonie, il settore è in grande sofferenza: «Stiamo sopravvivendo con i bonus del governo – aggiunge Varotto – E doverli rigirare allo Stato in forma di tasse, ammetto che è irritante». E rispetto alla Tari l’irritazione cresce: «Doveva essere cancellata, non posticipata – scandisce Varotto – Perché noi l’anno scorso spazzatura ne abbiamo prodotta addirittura di più, ma perché era la merce invenduta e sprecata a nostre spese. Personalmente ho pagato tutto, malgrado la nostra sia l’aliquota più alta, ma non significa che siccome ho pagato va tutto bene. E la soluzione di dicembre, che ha conteggiato due rate in una, non mi è piaciuta per niente: l’ho pagata con i ricavi del Natale, praticamente ho lavorato per le tasse». —

e. sci.

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