Sisa ed Eurosisa, l’incubo del fallimento

PADOVA. Ce.De Sisa Centro Nord spa con sede legale e unità produttiva a Grisignano di Zocco (Vicenza) e altre unità produttive a Ronchi di Villafranca e in tutto il Nord ovest, rischia il crac. E così anche Eurosisa Group srl, che ha sempre sede a Grisignano di Zocco. In pericolo c’è il posto di quasi 300 addetti per Ce.De Sisa e più di 150 per Eurosisa. Le sorti dei lavoratori hanno il tempo contato: a metà di questa settimana si saprà se le due aziende chiuderanno i battenti. Lo scorso 22 ottobre era già stata avviata una procedura di licenziamento collettivo per trentotto dipendenti di Ce.De Sisa e e cinquanta per Eurosisa. Ai primi di dicembre, con le parti sindacali, le due aziende vicentine sono state ricevute al tavolo del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Dal mese scorso per la stragrande maggioranza dei lavoratori è stata avviata la Cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale e per cessazione di attività. Dunque all’orizzonte non ci sono ipotesi di schiarite.
Da una rete capillare di piccoli supermercati di prossimità fino al tracollo che passa, nella provincia di Padova, da Casale di Scodosia (4 dipendenti), Montegrotto (19 dipendenti), Saccolongo (7 dipendenti) e Teolo Treponti (17 dipendenti). I nodi erano giunti al pettine fin dallo scorso autunno quando Ce.De. Sisa ha presentato i libri al tribunale di Vicenza per chiedere l’ammissione del concordato. Gli strumenti che saranno messi in campo sono decisivi per misurare il danno rispetto all’impatto occupazionale. La situazione per Eurosisa è ancora più grave: si è ulteriormente aggravata da quando l’azienda aveva iniziato la procedura di licenziamento collettivo, «tanto da costringere i soci», spiegano i sindacati, «ad avviare il percorso volto alla cessazione dell’intera attività. Dopo un approfondito confronto l’Eurosisa ha sottoscritto un accordo che prevede un periodo di 12 mesi di Cigs a partire dal prossimo 4 gennaio». I dipendenti non nascondono la loro amarezza. «Sto cercando un altro posto di lavoro», rivela E. B., «dopo 13 anni in Sisa. È sempre stata una signora azienda con pagamenti in ordine e grande qualità. Cosa è accaduto? Abbiamo visto ridurre gli ordini, diminuire la merce sugli scaffali dei supermercati, fino ad oggi. Una storia simile era accaduta sei anni fa in Calabria, credo che abbiamo il diritto di sapere cosa è accaduto e se qualcuno ha sbagliato».
Elvira Scigliano
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