Sit Sensori, schiarita per 32 addetti
PADOVA. Dopo che la Sit Group, guidata dalla famiglia padovana De Stefani, con quartier generale in viale dell’Industria, in area Zip, ha deciso di chiudere lo stabilimento Sit Sensori, che si trova in via Rivella 20, a Pernumia, dove lavorano 47 tute blu, la proprietà viene incontro alle richieste delle Rsu, della Fiom-Cgil e della Fim-Cisl.
«Anche se abbiamo ceduto un ramo d’azienda con 15 lavoratori alla Ottani Meccanica (che lavora anche per colossi come Electrolux, Piaggio, Magneti Marelli e Bosch, ndr), non è detto che i 15 dipendenti debbano andare a lavorare, per forza di cose, a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena» sottolinea Stefano Pozzi, direttore generale della Sit Group. «A Rovigo non abbiamo solo la Imer, dove dovranno andare a lavorare gli altri 32 occupati di Pernumia, tra cui tante donne, ma anche la Gasco e la Metersit. In tutto sono 450 dipendenti. Quindi, nei limiti della possibilità, a Rovigo potranno trasferirsi non solo i 32 lavoratori, che oggi sono occupati nello stabilimento di via Rivella, a Pernumia».
E sempre Pozzi non ha peli sulla lingua nello spiegare, con un linguaggio semplice e chiaro, i principi sui quali si fonda l’intera filosofia della famiglia De Stefani nei riguardi dell’occupazione. «Da sempre in Sit Group i lavoratori dipendenti sono stati tenuti nella massima considerazione» aggiunge il direttore, «da tempo non li chiamiamo più operai, ma validi collaboratori, che con le loro risorse, sia umane sia professionali, contribuiscono ad assicurare, anche in modo determinante, lo sviluppo e la crescita dell’azienda».
Già fissato il prossimo incontro tra le parti sociali. Si terrà giovedì 20 marzo nella sede provinciale di Confindustria, in via Masini, alla Stanga dove, una settimana fa si è tenuto già il primo incontro.
Felice Paduano
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