«Socialmente pericoloso»: espulso

Violentò una disabile, finisce la detenzione: cacciato da Padova

Si chiama “espulsione giudiziaria per motivi di pubblica sicurezza” e viene adottata in rari casi, quando un individuo costituisce un pericolo per la collettività. Ifrim Timpu, 24 anni, romeno è stato cacciato da Padova e dall’Italia per la sua condotta. Nel 2010 ha violentato insieme a un connazionale una ragazza disabile. In carcere ha ridotto a una maschera di sangue un detenuto. Ora che il periodo di detenzione era terminato, sarebbe tornato a essere un uomo libero. Ma con un provvedimento compilato a tempo di record l’Ufficio immigrazione della Questura ha compilato il fascicolo necessario per l’espulsione. L’altro giorno è stato accompagnato a Linate e imbarcato su un aereo con destinazione Bucarest.

Appena giunta la notizia della sua scarcerazione gli agenti dell’Ufficio immigrazione, coordinati dal vice questore aggiunto Tullia Galliussi, hanno compilato un ricco dossier con tutte le malefatte di cui si è reso protagonista il giovane romeno. A partire dall’orrenda vicenda del 2010.

Ifrim Timpu, insieme a un amico, riuscì ad attirare una ragazza padovana di 35 anni, disabile, all’interno di un casolare. La donna, con problemi motori che la rendono invalida al 100% e con alle spalle un’esistenza sofferta, esce da un bar dell’Arcella per risalire nella sua micro-car. In quel preciso istante viene affrontata da un giovane (Marian Dragos Cruceanu)che le punta il coltello alla gola costringendola a salire sulla sua auto. Poi si dirige con l’ostaggio verso via del Bigolo imboccando la stradina che corre parallela al ponte dell’autostrada. L’auto si ferma a pochi metri da una sbarra che impedisce di proseguire. E qui spunta il complice: Ifrim Timpu. Subito dopo il fatto si era rifugiato in Romania per fuggire alla polizia ma è stato comunque rintracciato e rinchiuso in carcere. Ora, alla fine del suo periodo di detenzione, questo nuovo provvedimento che lo allontana definitivamente da Padova.

Enrico Ferro

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