Società padovana compra l’hotel Reve, riaprirà a Natale

ABANO TERME. L'Hotel Reve di Monteortone ha un nuovo proprietario. L'albergo, acquisito tre anni fa dalla società romana S.M.F. Real Estate, è stato ceduto per 6 milioni e mezzo di euro alla J.T.P.S....

ABANO TERME. L'Hotel Reve di Monteortone ha un nuovo proprietario. L'albergo, acquisito tre anni fa dalla società romana S.M.F. Real Estate, è stato ceduto per 6 milioni e mezzo di euro alla J.T.P.S. Srl di Padova, con sede in via Savelli. La società fa capo ad Alberto Serandrei che, con la sua famiglia, ha gestito per 30 anni alcuni hotel nel Veneziano, e a Jilbert Tomassian, quarantanovenne armeno nativo di Teheran, che ha voluto fortemente l'hotel che una volta era di proprietà della famiglia tedesca dei Mayer. Tomassian si è specializzato in Economia e gestione del turismo e da 43 anni risiede a Padova. La J.T.P.S. Srl opera da quattro anni nel settore della ristorazione. «Erano dieci anni che cercavo un albergo che rispondesse ai miei canoni», spiega Tomassian, ex giocatore del Petrarca Rugby e dell'Abano Calcio, oltre che Agente Fifa. «Avevo visionato il Bertha, ma non era come lo volevo io. Un anno fa ho avuto modo di dare un'occhiata al Reve e me ne sono subito innamorato. La trattativa con S.M.F. Real Estate è andata avanti per circa 12 mesi e in questi giorni abbiamo finalmente formalizzato l'accordo. Per noi questo albergo non sarà un'avventura, ma una ragione di vita». Il progetto dei nuovi proprietari è ambizioso: «Cercheremo di riaprire momentaneamente la struttura per il 20 dicembre. Non ci sono molti lavori da svolgere, visto che l'hotel è in perfette condizioni. In questi mesi hanno vissuto all'interno dell'albergo due guardie che l’hanno sorvegliato contro gli atti vandalici. Servirà quindi rimettere a posto la piscina, che è in pessimo stato, la hall, il parco. I lavori agli impianti di sicurezza sono invece già ben avviati». Il Reve si allargherà: «Ci sono 120 mila metri cubi edificabili. Andremo ad ampliare la struttura con ristoranti, centri fitness e zona Spa. I lavori non impediranno la nuova riapertura prevista per Pasqua». Personale e clienti non sono un problema: «Abbiamo calcolato che ci serviranno 55 persone addette. Per Natale partiremo con 30. Abbiamo già valutato dei curricula e contattato alcuni lavoratori della vecchia gestione. Quanto ai clienti, stiamo spedendo ai 50 mila, che hanno alloggiato nel passato, una lettera per comunicare la riapertura dell'hotel. Ci sono 110 camere e due chalet che faremo diventare in futuro due suite extra lusso da 80 metri quadri, pensando ai russi. I posti letto sono al momento 210».

Federico Franchin

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