Sotto il Salone va al voto Paolo Martin si candida con tutta la sua squadra

Le 46 botteghe del mercato storico devono scegliere il direttivo L’alternativa è Giorgio Zavatti che non ha ancora sciolto la riserva 

Il caso

Domani i 46 associati al consorzio Il Salone andranno al voto per rinnovare il direttivo. Le urne, a causa delle misure anti Covid, emigreranno dalla tradizionale sala bridge di Villa Giusti all’Armistizio, fino alla Fornace Carotta in Sacra Famiglia. Al momento in pole position c’è solo il macellaio Paolo Martin, che punta al suo terzo mandato consecutivo assieme a tutta la squadra uscente. Si tratta di Marco Frizzarin, della “Bottega del Pane”, un giovanissimo con in tasca una laurea in gastronomia, Fulvia Furlanis (“Pastasuta”), Rosilene De Albuquerque (“Golosità”) brasiliana trapiantata a Padova, ed Anna Paola Bonaguro (“Bottega Verdini”).

Ma c’è un’alternativa che potrebbe profilarsi all’ultimo momento. Starebbe pensando a una candidatura anche Giorgio Zavatti (di “Chez Hugo”) che potrebbe coinvolgere anche il fromager Alberto Cisotto (“La Bottega Veneta”). Zavatti però non ha ancora sciolto la riserva: lo farà solo all’ultimo momento.

«Squadra che vince non si cambia – osserva l’uscente Paolo Martin – Il Salone negli ultimi anni, anche grazie ad una più stretta collaborazione con l’amministrazione, ha avuto un rilancio eccezionale. Il rinnovamento l’abbiamo messo in atto già tre anni fa con l’inserimento di due giovanissimi nel direttivo che si stanno comportando benissimo. Non vedo perché dovremmo modificare la squadra. Anch’io sono a conoscenza di nuove candidature ma al momento non c’è nessuna voglia di sacrificare qualcuno del direttivo uscente a favore di eventuali new entry. Ci sono nomi nuovi che intendono partecipare alla gestione futura del Consorzio? Ebbene possono benissimo venire ad esporre le loro idee ed iniziative al nostro fianco ogni volta che tratteremo uno specifico argomento».

Ma cosa dicono i singoli commercianti del Salone delle elezioni e del futuro dello storico mercato? «Oggi il problema dei problemi non è il rinnovo del direttivo ma il futuro amministrativo di tutte le botteghe – sottolinea Francesco Canton – Il rinnovo dei canoni di locazione da parte del Comune è stato prorogato di un anno. Ma cosa succederà quando, in base ad una nuova legge, anche il Comune di Padova dovrà programmare un bando di gara per assegnare le nuove locazioni? In pratica più di uno, specialmente quelli che hanno aperto le botteghe da meno anni, rischiano di perdere l’attività». Sintetico il commento del giovane Mattia Carraro, erede della macelleria gestita da Francesco Collesei: «Non ho ancora deciso per chi votare – commenta – La gestione uscente non ha fatto male. Nonostante la pandemia, gli affari vanno benino ed il direttivo uscente ha organizzato anche tanti eventi che ci hanno fatto crescere». —



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