Spaccio sotto il Salone, quattro arresti

I commercianti segnalano, la polizia interviene: sequestrati mezzo chilo di hashish e 30 grammi di cocaina
Di Enrico Ferro

Spacciavano, spadroneggiavano, a volte minacciavano i commercianti dei negozi sotto il Salone. Erano giovani ma avevano già una struttura, con un capo e tutti gli altri addetti alla manovalanza. Dopo varie attività di osservazione nate anche su segnalazione dei commercianti di piazza delle Erbe e piazza dei Frutti, gli uomini della Squadra mobile di Padova hanno arrestato quattro spacciatori: avevano mezzo chilo di hashish e 30 grammi di cocaina. Insomma, ne avevano un po’ per tutti i gusti.

I quattro ragazzi finiti in manette sono: Montasar El Argoubi, 30 anni, residente in via Makallè ma domiciliato in via Fambri; Khalil Jamai, 24 anni; Skander Argoubi, 19 anni; Rafi Hedfi, 18 anni. In particolare Khalil Jamai aveva recentemente barattato tre anni di reclusione in Italia con il rientro in patria: si è salvato dalla galera, è rientrato in Tunisia ma poi non ci ha pensato due volte prima di tornare nella piazza di Padova. Ovviamente a spacciare droga.

I poliziotti della Squadra mobile di Padova, coordinati dal vice questore aggiunto Marco Calì, si sono messi sulle tracce dei quattro spacciatori dopo alcune segnalazioni ricevute. Li hanno osservati e pedinati per giorni, anche domenica sera durante la cena dei Beati Costruttori di Pace. Infischiandosene completamente della circostanza, continuavano a starsene lì a caccia di clienti.

La struttura che avevano creato era molto semplice: il trentenne era il capo del gruppo, anche per la sua esperienza visto che calca il mondo dello spaccio da un decennio abbondante. Gli altri invece erano i classici “galoppini”. Giravano in sella alle loro biciclette distribuendo di volta in volta piccole dosi di droga, in modo da tenersi “leggeri” in caso di controlli della polizia.

Solo che stavolta la polizia li ha seguiti fino a casa, in via Fambri 3 al Pescarotto. Gli agenti della Mobile li hanno sorpresi mentre stavano preparando le dosi prima di iniziare l’attività di spaccio nelle piazze del centro storico. Nel “covo” i poliziotti hanno sequestrato mezzo chilo di hashish, 30 grammi di cocaina e i bilancini di precisione.

Con gli accertamenti più approfonditi è emersa anche la storia di Khalil Jamai che, di fatto, ha usufruito di un beneficio senza rispettare la condizione del rientro in Tunisia. Per tutti questi motivi il pm Giorgio Falcone ha disposto l’arresto dei quattro giovani. Chiaro l’invito del capo della Mobile Marco Calì ai cittadini: «Segnalateci la presenza degli spacciatori: interverremo tempestivamente».

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