Spatalino dopo l’operazione: «Le cure funzionano». A trovarlo arriva pure Cruciani
Il giornalista è stato operato l’8 novembre a Padova per l’asportazione di un tumore alla laringe. L’uomo è candidato nella lista Udc nelle province di Venezia e Verona, ma non si è potuto impegnare a fondo nella campagna elettorale

Costretto in un letto d’ospedale mentre gli altri si sono potuti impegnare a fondo nella pur breve campagna elettorale per le regionali, il giornalista e opinionista Enzo Spatalino si è sentito ignorato in un momento importante, che poteva segnare un cambiamento nella sua vita. Ieri, 23 novembre, a mezzogiorno è andato a trovarlo il conduttore radiotelevisivo Giuseppe Cruciani, che in serata teneva uno spettacolo a Bassano del Grappa.
«La sua visita a sorpresa mi ha fatto piacere e mi ha tirato su il morale», scrive Spatalino in un messaggio. Il giornalista è ricoverato al Policlinico, dov’è stato operato l’8 novembre per l’asportazione di un tumore alla laringe. È stata installata una protesi che gli permetterà di riprendere a parlare fra qualche settimana, recuperando l’80% della voce.
Grazie alle cure si sta riprendendo pur con molta difficoltà e per comunicare utilizza i messaggini sul telefonino. «Purtroppo ho dovuto interrompere la campagna elettorale», dice Spatalino, «Non poter rivolgermi direttamente alla mia gente mi pesa, spero comunque che il mio pensiero sia arrivato».
L’uomo è candidato indipendente nella lista Udc nelle province di Venezia e Verona, non proprio quello che si aspettava. «Purtroppo per i soliti equilibri politici non mi hanno permesso di candidarmi nella mia provincia, la mia roccaforte», dice con amarezza, «avrei avuto qualche speranza di farcela. In extremis, grazie a un accordo tra il Popolo della Famiglia e l’Udc sono riusciti a candidarmi, purtroppo dove sono meno conosciuto».
Questo, infine, il suo pensiero: «Un concetto importante e basilare in politica, che quasi sempre non viene rispettato dalla gran parte dei politici e che sarebbe il mio sogno: quello del politico, serio, onesto e che dovrebbe essere orgoglioso di rappresentare il popolo. Dovrebbe fare esclusivamente gli interessi del popolo e non servirsi del popolo per curare i propri interessi personali».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








