Specialista all’ospedale e termalista negli hotel

MONTEGROTTO TERME. Medico, grande appassionato di sport, Gilberto Lazzaro era conosciutissimo a Montegrotto, dove risiedeva. «Era uno dei più grandi pneumologi che io abbia conosciuto», lo ricorda Gino Buja, titolare dell’Hotel Bristol Buja di Abano dove Gilberto Lazzaro ha lavorato per molti anni come medico termalista. Nato il 4 febbraio 1956, Gilberto Lazzaro era sposato con Rosanna Facchinato e aveva due figli: Gianni, medico di 31 anni, e Giovanna di 29, istruttrice di nuoto e iscritta alla facoltà di Scienze Motorie. Proprio Gianni stava portando avanti la tradizione iniziata dal padre e gli stava subentrando all’Hotel Elvetia di Abano.
La carriera. Medico specialista nelle malattie respiratorie, Gilberto Lazzaro aveva lavorato alla Casa di cura di Abano e negli ultimi anni nel nuovo ospedale di Schiavonia. Privatamente lavorava a Montegrotto, in via Carducci, con la dottoressa Carla Tanzola. «Ha lavorato anche in ambulatori convenzionati con l’Usl», ricorda il medico e cognato Adalberto Bertolini «Con Carla Tanzola faceva visite pneumologiche private». Era attivo anche a poliambulatorio Mediclinic di Pozzonovo. Ma non è tutto, perché la carriera di Gilberto Lazzaro è stata per molti anni segnata dal suo impegno come medico termalista e nutrizionista negli hotel del Bacino termale euganeo. «Aveva prestato servizio in varie strutture» dice il cognato «Ultimamente si era concentrato sul Bristol Buja e sull’Elvetia».
I ricordi. Nel tardo pomeriggio di ieri ha iniziato a circolare la notizia della scomparsa del medico, sconvolgendo il mondo alberghiero. I più scossi, ovviamente Gino Buja e Rocco Sbriziola, rispettivamente titolari dell’Hotel Bristol Buja e Elvetia. «Era una persona di grande disponibilità, che quando lo chiamavi arrivava immediatamente in albergo per effettuare le visite» dice Rocco Sbriziola «Ultimamente aveva un po’ ridotto il lavoro, ma non ricordo una sola volta che si fosse tirato indietro». «Da circa un anno aveva dovuto scegliere di concentrarsi su un solo hotel e quindi era andato a lavorare esclusivamente all’Elvetia» aggiunge Gino Buja «Una scelta è stata dolorosa per lui e per me, dato che oltre che essere un grande medico termalista era un nutrizionista e dietologo molto affermato. Era una persona concreta, alla quale non interessava apparire. Amava il suo lavoro come la sua stessa vita. Lascia un grande vuoto, a mio modo di vedere, non solo nel campo della pneumologia, ma anche in quello della medicina termale».
Tanti interessi. Gilberto Lazzaro era originario di Padova. Prima di trasferirsi a Montegrotto, in Largo Traiano, aveva abitato a Monteortone, Selvazzano e ancora a Padova. A Montegrotto risiedeva da solo. «Aveva da poco iniziato a tirare fuori lo scooter dal garage, visto che sono arrivate le belle giornate» racconta il cognato Adalberto Bertolini «Penso che stesse andando a lavorare al momento dell’incidente. È il mezzo che noi medici usiamo più spesso in questo periodo, perché consente di velocizzare gli spostamenti. Non voglio pensare a come staranno in questo momento i figli, ai quali Gilberto era tanto legato». Aveva tanti hobby: «Amava andare in giro in bicicletta e la voga alla veneta. Era anche un grande appassionato di calcio. Quando aveva un po’ di tempo libero si dedicava volentieri allo sport».
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