Una speranza per Isabel, avviata la raccolta fondi per poter curare la bambina in Messico

La piccola di Montegrotto partirà il 6 ottobre per Monterrey: «Servono oltre 50 mila euro per il primo ciclo di terapia». Raccolta fondi attiva su GoFundMe

Federico Franchin
La famiglia di Isabel
La famiglia di Isabel

 

C’è una grande speranza per la piccola Isabel, la bimba di quasi 5 anni affetta da una rara malattia, la sindrome di Liegh. Isabel, che abita a Montegrotto, non cammina, non vede, non parla, mangia e assume i farmaci tramite un sondino.

Per i genitori Juliano e Rita c’è però una concreta speranza di guarigione: «Dopo essere stata in cura all’Istituto Besta di Milano, con una terapia sperimentale che ha dato già i primi frutti, è necessario ora portare nostra figlia a Monterrey, in Messico. Ci è stata consigliata questa clinica, dove sono già stati ottenuti risultati sorprendenti con altri bimbi nelle stesse condizioni di Isabel. Partiremo il prossimo 6 ottobre e dovremo rimanere in Messico per 28 giorni».

Per riuscirci servono tanti soldi: «Sono necessari 33 mila euro per la cura, ai quali bisogna aggiungere il viaggio, il vitto, l’alloggio per cinque persone: io, mia moglie, Isabel, il fratellino e una baby sitter che assista appunto l’altro figlio. In totale abbiamo calcolato che servano oltre 50 mila euro. E poi bisognerà ripetere questa terapia almeno un altro paio di volte». La famiglia ha da tempo avviato una raccolta fondi sul portale “gofundme”.

Finora sono stati raccolti 51.708 euro: «Molti di questi sono stati usati per le terapie svolte a Milano e infatti ci siamo posti come obiettivo i 150 mila euro, cifra necessaria, ci hanno detto, per riuscire a completare l’opera». Il padre aggiunge: «Negli ultimi mesi Isabel ha affrontato con grande coraggio l’intervento per la peg, che ha migliorato la gestione dell’alimentazione e la sua stabilità fisica generale. Inoltre, da poco, abbiamo iniziato un percorso terapeutico con il dottor Marco Morelli. Utilizza approcci innovativi. Stiamo già vedendo progressi continui: Isabel mostra più reattività, maggiore energia e piccoli segnali che ci fanno ben sperare. Con tutto il cuore, continuiamo a lavorare ogni giorno per far tornare nostra figlia a mangiare da sola, correre e parlare». 

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