Spesa al supermarket, ecco come risparmiare 740 euro a famiglia

Indagine alimentare di “Altroconsumo” su un nucleo medio . Nei discount conti dimezzati. E le promozioni valgono il 22%
Il messaggio è pronto per l'invio con i seguenti file o collegamenti allegati: supermercato.jpg Nota: per proteggere il computer dai virus, le applicazioni di posta elettronica impediscono l'invio o la ricezione di alcuni tipi di allegati. Per determinare la modalità di gestione degli allegati, controllare le impostazioni di protezione della posta elettronica. - Fumi nell'atmosfera: immagine suggestiva ma terribile A sinistra un supermercato
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Nel tritacarne della crisi c’è finita pure la spesa per generi alimentari e prodotti per l’igiene personale. Secondo l’Istat, nel 2012 ogni famiglia (calcolata nella media nazionale) ha speso complessivamente in un mese, 2.419 euro, quasi il 3% in meno rispetto all’anno precedente. Un trend negativo confermato nella prima metà del 2013.

E’ pur vero - come dimostra una recente indagine di Altroconsumo - che proprio nella consistente voce del bilancio familiare (circa un quarto del totale) dedicata alla spesa, è possibile realizzare risparmi fino a 1.400 euro in un anno.

Padova meno cara della media. Altroconsumo ha preso in esame un paniere di 500 prodotti di marca su 105 tipologie merceologiche in 907 punti vendita distribuiti in tutta la penisola. La spesa al supermercato di Padova risulta più conveniente rispetto alla media nazionale. La spesa media annuale per una famiglia padovana ammonta a 6.099 euro. Più cara è Aosta, dove il carrello pesa per 6.850 euro; più leggero il conto a Pistoia, pari a 5.876 euro. Il risparmio massimo possibile (calcolato nella differenza fra il supermercato più caro e quello meno caro della medesima città) è un primato che spetta ad Arezzo: 1.427 euro annui. Peggio è messa La Spezia, dove al massimo si possono risparmiare 123 euro in dodici mesi. A Padova ci si attesta su 740 euro di potenziale risparmio annuo.

La mappa della convenienza.

Ìn città i supermercati dove i prezzi sono assestati sulla media nazionale sono il Super A&O di via Monselice, il Billa di via Chiesanuova, il Pam di piazzetta Garzeria e lo Spak di via Boccaccio. Inferiori alla media sono i prezzi all’Eurospar di via Altichiero, all’Interspar di Pontevigodarzere, al Famila di via Bajardi, all’Eurospar in via Monte Cengio, all’Alì di via Siracusa, al Despar di via Vergerio, all’Eurospar di via Gattamelata, all’Iperlando in Corso Stati Uniti e all’Iperspar di via Verga. Sopra la media è stato individuato solo il Conad di via Monti.

La giungla delle promozioni.

Dai “tre per due”, ai “due al prezzo di uno”, è un vero e proprio ginepraio in cui non è sempre facile orientarsi quello delle offerte con cui super e iper mercati tentano la massaia a caccia di buoni prezzi per alleggerire lo scontrino. Come trovare la bussola? I rilievi di Altroconsumo dimostrano che frequentando regolarmente gli hard discount, rinunciando quindi ai prodotti di marca, il risparmio medio può arrivare fino al 50%. Ma si può alleggerire la spesa fino al 22% anche inseguendo le varie promozioni. Gli sconti, però, vanno scelti con moderazione. Il costo di una spesa fatta nel punto vendita più economico della città rispetto a quello di una spesa a base di promozioni consente di ottenere un risparmio di 60 euro l’anno: eroso dagli spostamenti in auto.

Vademecum fra gli scaffali. Primo passo verso il risparmio è il non cedere alla tentazione di acquistare prodotti superflui solo perché in offerta. Male non fa consultare il depliant del proprio supermercato, approfittando delle offerte sui prodotti a lunga scadenza e non deperibili. Ma quando si deve fare un confronto fra prezzi, va tenuto in considerazione quello per chilo oppure per litro e non quello per confezione.

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