«Spesi 120 mila euro sottratti alla cultura»

VIGONZA. La Lega Nord avvia una campagna anti-sprechi delle risorse pubbliche. E come primo obiettivo punta ai fondi donati al Comune e usati dalla Giunta comunale per attrezzare l’archivio storico di Quirino De Giorgio. «Perché una generosa donazione di ben 120 mila euro della fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, destinata alla Cultura, è stata spesa per un luogo che dopo l’inaugurazione è da abbandonato e inutile ai cittadini e viene usato una volta all’anno?» scrive il Carroccio in un volantino che invita i cittadini ad aiutarlo a «scoprire altri sprechi in giro per il paese».
Nel volantino viene anche riportato come sono stati spesi i 120 mila euro per l’Archivio: 43.635 per l’arredo (fra cui spiccano i 7.681 euro di tende, 1.965 di un tavolo e 1.534 di scatole); 60.877 per impianti e lavori (di cui 7.500 di sistemazione pavimento, 17.500 per il controsoffitto e 9.355 per due impianti elettrici); 14.233 di attrezzature tecnologiche (fra le quali 5.512 di fotocopiatrice e toner e 7.333 di microfono e amplificatore); 1.369 euro di cancelleria. «Ma a cosa servono cancelleria, microfono e amplificatore in un archivio storico? Forse era meglio investire tutti quei soldi per aumentare le dotazioni delle scuole», polemizza Roberto Caon, capogruppo consiliare della Lega, «comunque tanti erano i modi di impiego legati alla Cultura». La soluzione che il Carroccio aveva a suo tempo presentato al sindaco per quell’ala di 100 metri quadri accanto al Teatro comunale era molto diversa: metterla a reddito con un contratto di affitto commerciale di 6 più 6 anni per aprirvi una caffetteria-pasticceria e creare un polo di incontri, cosa che avrebbe portato alle casse comunali circa 25 mila euro netti all’anno per 12 anni. Il sindaco Nunzio Tacchetto ribatte seccamente: «Alla cultura ci teniamo eccome». Poi lascia la replica all’assessore competente, Alberto Rizzo: «La Fondazione eroga fondi su progetto e quei soldi erano vincolati all’obiettivo di ristrutturare edifici a livello culturale. La passata amministrazione ha scelto di riqualificare un’opera del noto architetto futurista». (g.a.)
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