Spogliata dai vandali villa Giusti cade a pezzi L’appello del sindaco

Silvia Bergamin / TOMBOLO
La decadenza di un patrimonio di architettura, arte e bellezza del ’700: è la storia di villa Cittadella Giusti del Giardino a Onara di Tombolo. Abbandonata a se stessa da più di 20 anni. Unico proprietario è Antonino Ivo Pilotto, ex presidente del Calcio Padova: 78 anni, imprenditore nel commercio di carni e bestiame e in ambito agricolo, sta cercando da tempo di trovare un acquirente.
Trattativa arenata
A volte si sono aperti degli spiragli, anche di recente qualcuno ha sondato la prospettiva di un rilancio, di un nuovo inizio, ma poi la trattativa è finita su un binario morto: «Un imprenditore si era fatto avanti qualche tempo fa», sottolinea Pilotto, «siamo arrivati al contratto preliminare di compravendita, ma a fine marzo si è ritirato».
la grande bellezza
La villa, che era di proprietà del conte Justo Giusti del Giardino, si trova all’interno di un appezzamento di terreno incolto che si estende su 10 mila metri quadrati non recintati, esclusa la parte frontale che si affaccia sulla strada. Questo significa che chiunque può accedervi con la massima facilità, sia di giorno che di notte. A lato della villa, sulla destra guardandola di fronte, c’è una cappella con cripta dove furono sepolti i discendenti della stirpe Giusti dal Giardino. Oltre quarant’anni anni fa la casa padronale fu acquistata da Pilotto e altri due soci; per diversi lustri lo stabile è stato tenuto in buone condizioni, grazie anche ai periodici lavori di manutenzione. Da quasi vent’anni, però, la villa è stata lasciata al degrado: la casa padronale è stata spogliata di qualsiasi arredo, una trentina di vetri sono stati infranti a sassate, finestre e balconi in legno sono stati distrutti dai vandali. Per non parlare delle porte esterne, tutte forzate; sia quelle dell’edificio principale che della chiesetta. La villa, nel corso degli anni, è diventata una zona franca per vandali e perditempo che, in assenza di controlli, si sono divertiti a danneggiare l’imponente edificio del ’700.
LA TOMBA PROFANATA
Nel 2011 una banda di balordi sfondò con un piccone il pavimento in marmo della cappella e ha preso di mira la tomba della contessa Cia Cittadella Giusti, profanandola. La tomba si trova nell’unica navata centrale della chiesetta, a un metro dalla porta d’ingresso.
L’appello del sindaco
Sulla vicenda interviene il sindaco di Tombolo, Cristian Andretta che lancia un appello. «Gli aiuti dello Stato per il recupero delle villa venete sono venuti meno nel corso degli anni» afferma. «Si parla tanto di arte e cultura ma non si fa nulla per valorizzarla. Qualche mese fa si era trovata una soluzione: un imprenditore, che si occupa di organizzare eventi, si era fatto avanti ma le banche non hanno creduto nel progetto e non l’hanno finanziato. Per la riqualificazione servono permessi delle Belle Arti di Venezia – che non si riesce ad ottenere subito – quindi i risultati nel breve tempo non sono possibili. La sua intenzione era quella di fare una cinquantina di matrimoni all’anno e realizzare una sala conferenze». Eppure Andretta è convinto delle potenzialità: «Si trova in una posizione strategica , vicina alla palude di Onara e alle mura di Cittadella, rimetterla a nuovo significherebbe creare un circuito attrattivo per tutto il territorio, con opportunità commerciali. Noi ci siamo per la parte burocratica», conclude Andretta, «chi fosse interessato si faccia avanti». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova