Squarciato e danneggiato il gommone su cui è allestito il presepe-scandalo

Sfregio alla Natività da giorni al centro di polemiche. Sale la tensione, insulti al parroco di Sant’Ambrogio
POLETTO-FOTOPIRAN-TREBASELEGHE-VANDALI PRESEPE SANT'AMBROGIO
POLETTO-FOTOPIRAN-TREBASELEGHE-VANDALI PRESEPE SANT'AMBROGIO

Sfregio al presepio allestito su un gommone nel piazzale dell’asilo, a fianco della chiesa di Sant’Ambrogio. Ieri notte lo hanno tagliato un più parti danneggiandolo gravemente. Si è concretizzata così, con un atto vandalico, la larga contrarietà alla rappresentazione della Natività che richiama l’accoglienza. Decine le proteste anche virulente, rigorosamente espresse su social inaccessibili, per la scelta fatta, non si sa ancora da chi. Proteste oscurate prontamente, quando però la notizia aveva oltrepassato i confini del paese. La parrocchia ha ritenuto di dare una spiegazione ufficiale durante le messe del sabato sera e della domenica.

A leggere un comunicato del consiglio pastorale è stato l’architetto Paolo Basso. Ha spiegato che il presepe sul gommone vuole rappresentare tutte le situazioni di disagio dell’umanità attuale e ha aggiunto che il consiglio pastorale lo aveva approvato. «Non ho niente da dichiarare su questo fatto. Quello che ho letto in chiesa è solo per i parrocchiani», afferma Basso. «Non sono autorizzato a dire nulla né a fare dichiarazioni a titolo personale se non quelle che ho letto in chiesa. Questo è tutto ciò che la parrocchia ha deciso di dire, non c’è altro di aggiungere, bisogna rivolgersi al parroco. È stata anche questa una scelta del consiglio pastorale».

POLETTO-FOTOPIRAN-TREBASELEGHE-VANDALI PRESEPE SANT'AMBROGIO
POLETTO-FOTOPIRAN-TREBASELEGHE-VANDALI PRESEPE SANT'AMBROGIO


Da parte sua don Federico, il parroco, aggiunge che in quel presepe «sono rappresentate tutte le situazioni di necessità che ci sono, di chi ha perso un figlio, di chi ha subito un lutto per malattia». Insomma, quella dei migranti «è solo una delle situazioni, ma ce ne sono tante altre, anche della gente di Sant’Ambrogio». Ma perché non è stato recepito positivamente questo messaggio? «Siamo di diverse opinioni».

«Da quel che vedo sui social quel tipo di presepe è stato preso molto negativamente», dichiara il vice sindaco Giuliano Mason, «qualcuno continua ad affermare che è una semplice manifestazione del Natale, ma in realtà il messaggio è preciso: un presepe sul canotto da qualche anno a questa parte ha connotazioni politiche ben precise. Dopo anni come Lega siamo riusciti ad entrare in amministrazione a sostegno di una civica; non siamo preponderanti,però posso garantire che abbiamo un bel peso e una buona considerazione. Ma c è una parte che fa riferimento alla chiesa, si sente sconfitta e reagisce. Sappiamo benissimo che durante la campagna elettorale c’è stata questa divisione». Mason sferra poi un attacco diretto: «Don Federico ce l’ha con i leghisti, se ne faccia una ragione perché nelle frazioni dove lui è parroco abbiamo avuto i migliori risultati», afferma Mason. «Sant’Ambrogio e Silvelle sono le razioni che hanno espresso due assessori e un consigliere leghisti».

Mason deplora comunque l’atto vandalico e azzarda qualche ipotesi sull’autore. «Certo mettere in piedi questo allestimento natalizio è stato poco gradito e l’ho trovato poco elegante, ma il taglio non era da fare, prendo le distanze da questo gesto», dice ancora il vice sindaco. «Potrebbe essere stato qualcuno di Sant’Ambrogio, ma non ci giuro. Escludo che sia stato un leghista, non abbiamo gente così scriteriata». Sui social, intanto, continua l’insulto, che ora coinvolge direttamente il parroco e va oltre la protesta. Chi lo apostrofa con vari epiteti, chi lo invita d andarsene «direttamente in Africa e restarci» e chi addirittura invita a passare alle maniere forti. C’è anche chi richiama alla ragione i più esagitati che si esprimono con frasi da denuncia: «I toni esagerati sovente richiamano gesti esagerati. Che bell’immagine di rispetto e di noi stiamo dando, a soli tre giorni a Natale». —


 

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