Stalking alla dirigente L’ex sindaco in aula si difende dall’accusa

CURTAROLO. Davanti al gup Domenica Gambardella, chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio, ha parlato per un’ora e mezza l’ex sindaco di Curtarolo, Fernando Zaramella. Ex sindaco finito sul banco degli imputati per stalking, lesioni e abuso d’ufficio nei confronti di una dipendente comunale che lo aveva segnalato all’autorità giudiziaria per aver indicato nel curriculum ufficiale una laurea in Economia mai conseguita (è costituita parte civile con l’avvocato Fiorella Mammana). Con Zaramella (difeso dai legali Tommaso Bortoluzzi e Francesco Rossi), rischiano il processo l’ex segretario comunale Claudio Pontini di Venezia, ora segretario nei Comuni di Salzano, Quarto d’Altino e Noale (avvocato Bortoluzzi); i due dirigenti Andrea Valentini di Abano e Carmelo Mazzola di Vigonza con il funzionario Giorgio Casonato trevigiano di Vedelago (tutti difesi dal professor Alberto Berardi).

Zaramella ha sottolineato: nessuna persecuzione nei confronti dell’addetta all’Area amministrativa (da trent’anni in Comune) e nessuna ritorsione. L’ex sindaco non ricordava che fosse stata avviata un’indagine interna in seguito all’esposto nei suoi confronti. Ha dichiarato di aver saputo leggendo i giornali di essere indagato per la “finta laurea”, mentre avrebbe appreso dal suo legale l’identità della dipendente che aveva inoltrato la segnalazione in procura. Zaramella ha precisato di conoscere la donna da anni, osservando che erano stati i colleghi a lamentarsi di lei. E ha puntualizzato che le scelte amministrative (il cambio di mansioni alla dipendente) state adottate per esigenze di riorganizzazione e di contenimento della spesa. Di nuovo in aula l’8 luglio: parleranno i due dirigenti e il funzionario, poi il gup deciderà. A maggio la dipendente ha perso la causa di lavoro per mobbing contro il Comune. —

Cristina Genesin

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