Stanno bene le alunne svenute durante la corsa

Check up completo in ospedale alle 5 ragazze della media Ponti di Trebaseleghe  Ora la presidente del Consiglio di istituto vaglierà i provvedimenti da adottare
TREBASELEGHE. Stanno tutte bene le ragazze della scuola media Ponti che sabato mattina hanno accusato un malore durante l’ora di educazione fisica: 5 studentesse su 7 sono finite al Pronto soccorso di Camposampiero. Con la scuola chiusa, ieri i genitori si sono interrogati se lo sforzo della prova di resistenza che ha fatto crollare le figlie sia stato eccessivo. «Ci hanno rincuorato tutti gli esami possibili e immaginabili che hanno fatto a nostra figlia in ospedale, risultati a posto» dichiara la madre di una ragazza di prima, «mi sono spaventata, ma può capitare a delle ragazze, soprattutto in età preadolescenziale, di avere mancamenti. Mia figlia aveva fatto colazione, non abbondante però l’aveva fatta. Nella sua classe si sono sentite male in 5, ma non tutte sono andate al Pronto soccorso, forse qualcuna ha somatizzato un po’. Quanto a mia figlia, i medici hanno spiegato che il malore potrebbe essere stato causato da una fase ormonale sommata ad affaticamento nonostante sia allenata, visto che fa 4 ore settimanali intensive di pallavolo e nuoto. Stando al chiuso può capitare».


«Il riscaldamento era in funzione, altro che chiuso, però ora dicono che il palazzetto era a posto», commenta un’altra mamma. Non è detto che chi fa molto sport sopporti una corsa prolungata, a quanto pare le ragazze crollate in palestra stavano affrontando un test di Cooper. «Le prove di resistenza si fanno in tutte le scuole, da sempre, ma i ragazzini devono essere in grado di reggere uno sforzo fisico prolungato anche se non è di grande intensità: sta al docente capirlo e se è il caso bloccarlo», spiega Giuliano Zanella, docente di Educazione fisica alle medie di Massanzago. «Il discorso è non sovraccaricare l’intensità. Un ragazzo può fare una corsetta leggera per 10 minuti senza alcun problema, se la fa spingendo un po’ troppo rischia di andare oltre le proprie capacità. E non è neppure un problema di colazione: è importante fare una buona colazione, moderata e adeguata; non bisogna esagerare, perché si ottiene l’effetto opposto. Se poi le prove fisiche si fanno alla prima ora può sorgere un problema, io tendenzialmente, se faccio quella prova, la sposto più avanti con l'orario e la faccio in maniera più tranquilla senza spingere sul massimo risultato». La presidente del Consiglio di istituto, Chiara Mattiazzo, era stata informata e intende ora approfondire gli accertamenti per capire se la situazione è isolata o se vanno presi provvedimenti: «Per me lo scopo dell’educazione fisica è stare bene, spero così anche per il docente».


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