Stato di attenzione per il bacino del Fratta-Gorzone

Dopo le precipitazioni della settimana scorsa, la Regione emette un avviso che riguarda i Comuni della Bassa padovana. La Cia: 3mila ettari di terreni allagati

PADOVA. Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha dichiarato lo Stato di Attenzione per Criticità Idraulica della rete principale e per Criticità Idrogeologica della rete Idraulica secondaria nel Bacino idrico Basso Brenta-Bacchiglione-Fratta Gorzone, denominato “Vene-E”, nella Bassa padovana. L’avviso è valido dalle 14 di oggi lunedì 9 febbraio alle 14 di domani, martedì 10 febbraio.

“I disagi della rete di bonifica della porzione meridionale del Bacino – precisa l’Avviso di Criticità emesso – causati dalle precipitazioni dei giorni scorsi, e le conseguenti manovre consortili effettuate, determinano tuttora la presenza di un livello di criticità ‘gialla’ in Vene-E che è riferito esclusivamente ai Comuni rivieraschi del tratto del fiume Fratta-Gorzone, che è stato interessato da tali manovre”.

Intanto per la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) sono circa 3mila ettari i terreni finiti sott'acqua per colpa della perturbazione della settimana scorsa. Il presidente Roberto Betto chiede un intervento urgente da parte della Regione per risezionare i canali. «Si tratta di provvedimenti indispensabili - afferma -, che non possono più essere rinviati». «Sono bastati 130 millimetri di pioggia - sottolinea - per allagare, per l'ennesima volta, il territorio della Bassa padovana, mettendo in allarme i cittadini e causando enormi danni alle aziende agricole. La pioggia caduta nella giornata di venerdì, dopo aver impregnato il terreno, ha allagato complessivamente 3.000 ettari di superficie e, sabato mattina gli abitanti della zona si sono svegliati con il mare attorno». «È indispensabile - prosegue il presidente della Cia di Padova - un provvedimento straordinario da parte della Regione Veneto per risezionare i canali e aumentarne la portata idrica. Inoltre chiediamo l'esenzione dal pagamento dei tributi per le aziende agricole danneggiate».

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