Stava rubando un cane: arrestato

Samuele Magagna sorpreso dai carabinieri in un’abitazione di via Cristo

SAN PIETRO VIMINARIO

Beccato in flagranza, con le mani… sul cane. Insolito bottino, quello che sperava di portarsi via, da un’abitazione di San Pietro Viminario, un trentanovenne di Conselve con vari precedenti, Samuele Magagna. Mercoledì mattina i carabinieri della stazione di Tribano l’hanno sorpreso mentre cercava di rubare un cane di grossa taglia, di cui forse si era invaghito.

I militari, in servizio di pattuglia, stavano transitando in via Cristo a San Pietro Viminario. Giunti di fronte al civico 1 un residente li ha fermati, raccontando quel che aveva appena visto: un uomo che scavalcava la recinzione dei suoi vicini di casa. I carabinieri si sono avvicinati sino a sorprendere Magagna: non stava cercando di forzare la porta di casa, si era solo accucciato vicino al cane.

L’hanno beccato proprio mentre tentava di infilare al collo dell’animale un collare per portarlo via con sé. Dalla successiva perquisizione sono saltati fuori un guinzaglio per cani in cuoio, che l’uomo portava in uno zainetto, e un coltello a serramanico che Magagna teneva infilato nello stivaletto. Arrestato in flagranza di reato, il trentanovenne è stato accompagnato in caserma per le formalità di rito. Dopo aver trascorso la notte in cella di sicurezza, ieri è stato processato per direttissima con l’accusa di furto aggravato.

Non è la prima volta che Magagna ha a che fare con la giustizia. Fu accusato, e poi prosciolto per non aver commesso il fatto, per l’omicidio del barista Pietro Pavin, nel 1993. Era finito nei guai dopo aver confidato a un amico di volerlo ammazzare, appena due ore prima del delitto. Ma l’esame del Dna lo scagionò. Nel 2007, invece, prese a calci la porta della chiesa di Battaglia e fu condannato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. (f.se.)

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