Stop del Comune alle baruffe piazzolesi

Aggressioni e liti in via dei Correr, l’assessore: «Dopo aprile provvederemo noi, presentando il conto»
BASCHIERI - FOTOPIRAN - PIAZZOLA SUL BRENTA - VIA DEI CORRER
BASCHIERI - FOTOPIRAN - PIAZZOLA SUL BRENTA - VIA DEI CORRER

PIAZZOLA SUL BRENTA. Se fosse vivo Carlo Goldoni potrebbe scrivere il seguito delle “Baruffe chiozzotte” ambientandole nella città dei Camerini, in una zona il cui nome, ricordando una famosa famiglia patrizia veneziana, echeggia di suo da commedia dell’arte. Si tratta di via dei Correr, in pieno centro storico, dove le beghe e i problemi di vicinato sono cronici e i residenti finiscono talvolta anche per mettersi le mani addosso. Com’è accaduto un paio di settimane fa, quando è stato necessario l’intervento della polizia locale per calmare gli animi rissosi. Vigili e carabinieri sono di casa da sempre in quella strada pubblica, dove negli anni ognuno ha fatto di testa sua in un regime di totale anarchia. Chi ha piantato siepi, chi un roseto, chi recinzioni e muretti. Una questione annosa dove il buon senso non trova terreno fertile. Finché non sono giunti gli esposti e le recenti raccolte firme, di fronte ai quali il Comune prende misure drastiche: far pulizia di tutto.

«Abbiamo intimato ai proprietari di demolire ogni opera in abuso sul suolo pubblico entro aprile, oltre tale termine provvederemo noi, presentando poi il conto», sentenzia l’assessore ai lavori pubblici Fabio Malaman. «Tutti i tentativi bonari fatti finora sono falliti, compresa l’installazione della segnaletica verticale. La ragione e il buon senso non prevalgono, anzi. Quindi si procede a mettere ordine».

Avanti con le ruspe, decisione tanto drastica quanto sofferta e necessaria. Lungo la via abitano 15 famiglie, circa 30 abitanti più o meno in guerra da sempre l’uno contro l’altro. C’è anche il consigliere comunale di minoranza Pino Pin, che si era candidato a sindaco 4 anni fa. Ed è forse uno dei motivi per cui la litigiosità si è accentuata. «Uno che ambisce a diventare sindaco non può piantare una siepe abusiva su una strada comunale», lo accusa Luca Canton, suo vicino di casa con cui si è azzuffato di recente. «La via è ridotta da questi arbusti e per di più si parcheggia davanti ostacolando il normale transito. Un’ambulanza manco ci passa».

«La siepe è stata messa moltissimi anni fa su suggerimento dei precedenti sindaci», ribatte Pin, «per proteggere il caseggiato dagli avventori del mercatino dell’antiquariato che parcheggiavano e facevano i loro bisogni addosso ai muri. Io mi sono impegnato a curarla negli anni. Non è una proprietà privata ma un arredo alla pubblica via. Se fanno togliere questa, devono farlo anche sull’altro alto della strada.» Intanto il Comune dà priorità all’interesse pubblico: via piantumazioni e strutture collocate sul suolo pubblico.

Paola Pilotto

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