Street Show, a Padova gli artisti restano senza strada. «Il Comune ci ignora, mi sposto ad Abano»

La polemica
«Il mio appello all’amministrazione è di fare a ottobre il Padova Street Show: non disperdiamo 5 anni di lavoro». Antonio Carnemolla è pronto a sfidare il Covid, ma ha bisogno della collaborazione dell’amministrazione. «È saltata la grande rassegna di artisti di strada che organizzavamo a giugno. Ho chiesto spiegazioni all’assessore Colasio e al sindaco, ma nessuno mi ha mai ricevuto. Lo faremo ad Abano ma non voglio lasciare Padova». L’assessore alla cultura però non sembra lasciare spazio a ripensamenti: «È un’iniziativa importante che per motivi ovvi di sicurezza non potrà essere fatta. Non è cancellata, solo la rinviamo al prossimo anno», risponde Colasio.
Gli artisti di strada
La prima edizione del Padova Street Show è del 2015. È un festival di artisti di strada creato da Antonio Carnemolla, che sul Listòn porta il suo spettacolo ambulante da ormai 15 anni. L’idea è di trasformare la città in un piccolo circo a cielo aperto, con artisti provenienti da tutto il mondo. Non solo, negli anni il festival si è fatto strada anche nelle periferie per la gioia soprattutto dei più piccoli che assistono a bocca aperta alle esibizioni.
Il problema è arrivato ovviamente con il Coronavirus. L’edizione 2020, la sesta, non si è svolta. Ma Carnemolla lamenta di non essere stato neppure contattato dall’amministrazione. Gli anni scorsi riceveva anche un contributo economico (dai 15 ai 30 mila euro). Quest’anno neppure una risposta.
Le norme anti-Covid
«Ho visto ripartire molte iniziative e molti spettacoli in questi mesi. Certo con delle difficoltà. Ma io penso che si possa realizzare anche il nostro festival», spiega Carnemolla.
L’obiezione è facile: negli spettacoli in strada il pubblico non è distanziato, ma si accalca attorno all’artista. Difficile in questa situazione evitare possibili contagi. «Possiamo sperimentare delle modalità nuove – risponde Carnemolla – Magari posizionando delle sedie, oppure trasferendoci in luoghi chiusi. Le soluzioni ci sono». C’è anche da dire che il più importante evento di questo tipo, il Ferrara Buskers, si farà dal 26 al 30 agosto. Con molte limitazioni e meno spettacoli, ma non è stato rinviato.
Il trasloco ad Abano
Così Antonio Carnemolla ha deciso di spostarsi ad Abano, dove ha trovato il sostegno dell’amministrazione guidata da Federico Barbierato. L’iniziativa verrà realizzata in spazi delimitati e con sedie distanziate. E il pubblico dovrà indossare la mascherina.
Ma il giovane organizzatore non ha perso le speranze di esibirsi sul Listòn: «C’è molta attesa, per questo faccio un appello all’amministrazione: in ottobre facciamo il festival anche a Padova, oltre che ad Abano. Sarebbe un segnale di ottimismo per la ripartenza. E se proprio non fosse possibile confido nella parola dell’assessore Colasio: appuntamento a giugno 2021». —
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