Stroncato dal Covid a 53 anni Rocco Panico, dopo un mese di Rianimazione

Abitava a Cittadella e non soffriva di alcuna patologia né assumeva farmaci. L’ultima videochiamata alla moglie. Sabato alle 10 l’addio a Ca’ Onorai
Rocco Panico, 53 anni, insieme alla moglie Amelia
Rocco Panico, 53 anni, insieme alla moglie Amelia

CITTADELLA. Ucciso a soli 53 anni dal Covid-19, ha lottato per un mese contro il virus fino al drammatico epilogo. Stava bene e non prendeva alcun farmaco Rocco Panico, che viveva a Ca’ Onorai di Cittadella: si è spento martedì in ospedale a Padova, dal 27 novembre si trovava nel reparto di Rianimazione. Lascia la moglie, Amelia Lolato, operatrice socio sanitaria all’ospedale di Cittadella, e un’infinità di amici che gli erano legati, tutti contagiati dalla sua solarità.

«Ci siamo conosciuti 32 anni fa, in discoteca», ricorda la compagna di una vita, «ed eravamo sposati da 28. Rocco era originario della Puglia».

Il salentino era salito per trovare la sorella e il suo cuore lo ha trattenuto per sempre all’ombra delle mura. «Ha svolto diversi lavori e da 18 anni faceva l’operaio nel reparto di taglio laser della Siderurgica Gabrielli, per arrotondare nei fine settimana ha prestato anche servizio come cameriere. Insieme ci siamo costruiti la casa ed abbiamo viaggiato tanto, sempre in sella alla sua moto da turismo. Era tifoso del Lecce e dava un grande valore all’amicizia, alle relazioni, alle persone. In queste ore mi chiamano in tanti, e molti non li conosco, e penso all’enormità dell’affetto che Rocco ha saputo seminare».

Il dramma del virus: «A novembre ha iniziato ad avvertire una leggera febbre e un senso di stanchezza. Il 22 novembre ha saputo di essere positivo al Covid e sono iniziate le difficoltà respiratorie, al punto che dopo cinque giorni è stato necessario il ricovero a Cittadella, subito è stato intubato e trasferito a Padova. E non è mai più uscito dalla terapia intensiva».

C’è stato il tempo per un ultimo sguardo, virtuale: «Martedì i medici mi hanno chiamato dicendomi che era gravissimo, e così l’ho visto in videochiamata». Il Covid ha colpito un uomo sano: «Non aveva nulla, stava bene, non soffriva di alcuna patologia e non assumeva medicinali», conclude la moglie.

A testimoniare il bene generato dall’ennesima vittima della pandemia è arrivato anche il saluto del consigliere comunale di Cittadella, Riccardo Pasinato: «Ciao Rocco», il suo ricordo affidato ad un post su Facebook, «tu e la tua super Due Cavalli bianca, tu che ci hai cresciuto come tuoi figli nel nostro patronato, tu allo stadio a tifare il tuo Lecce contro il nostro Cittadella: “Tanto domenica vinceremo ancora noi” dicevi. Tu con il tuo sorriso sempre stampato in faccia: tu non te ne andrai mai Rocco, sarai sempre con noi. Fai buon viaggio, amico mio».

E in un tragico gioco del destino proprio ieri si è disputata Cittadella-Lecce al Tombolato. Il funerale di Rocco Panico sarà celebrato sabato alle 10 nella chiesa di Ca’Onorai; riposerà nel cimitero di Andrano, nella terra natìa. —

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