Stupri e rapine, in carcere 16 anni

Marocchino fissava gli incontri con le lucciole e poi le violentava e le derubava

Sedici anni di carcere in udienza preliminare, di fronte al giudice Cristina Cavaggion. Bouzid Darghaoui, marocchino, 40 anni, residente in città era ritenuto responsabile di ben dieci rapine a prostitute, alcune sfociate anche il violenze sessuali. L’inchiesta era finita sul tavolo del sostituto procuratore Giorgio Falcone che, raccolto le denunce delle vittime e eseguiti altri accertamenti, aveva ben presto chiesto il processo per lo straniero. Da quanto ricostruito dagli inquirenti Darghaoui si fingeva cliente delle prostitute e poi ne approfittava per rapinarle.

In qualche occasione le rapine si sono concluse come detto anche con una violenza sessuale. Al termine di un’attività investigativa congiunta, i carabinieri della Compagnia di Padova e gli agenti della Squadra Mobile della Questura avevano eseguito nel marzo dello scorso anni un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti.

Le indagini, iniziate già dopo i primi episodi nel mese di novembre 2016, sono riuscite a fare luce su almeno dieci rapine commesse in appartamento o lungo le strade, tra il 28 novembre 2016 e il 2 marzo 2017, nei confronti di giovani lucciole soprattutto straniere. Le vittime venivano avvicinate direttamente o contattate al telefono. Fingeva di concordare una prestazione sessuale a pagamento ma una volta entrato negli appartamenti, spingendo le malcapitate sulla porta di ingresso, il nordafricano estraeva un coltello da cucina con il quale costringeva la vittima di turno a consegnargli tutto il denaro che aveva in casa, non dimenticando di sottrarle il cellulare allo scopo di evitare che la stessa potesse chiedere aiuto. È arrivato anche a ferire alcune di loro, procurando in un caso una prognosi di 25 giorni. L’attività investigativa congiunta delle due forze di polizia, con il coordinamento della procura è riuscita a ricostruire tutto il ruolino di marcia del quarantenne che ora ha pagato il conto per i reati di rapina aggravata, continuata e violenza sessuale. Lo stesso pubblico ministero Falcone aveva chiesto 16 anni e 8 mesi. (c.bel.)

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