Sui piccoli negozi incombe la minaccia delle «Centurie»

Ascom di Camposampiero in allarme per l’apertura a giugno del nuovo centro commerciale di San Giorgio delle Pertiche

CAMPOSAMPIERO. «Siamo molto preoccupati per il futuro dei negozi del centro: a inizio giugno a San Giorgio delle Pertiche aprirà il nuovo centro commerciale “Le Centurie” con 40 negozi, e questo sarà un altro brutto colpo per le attività nei centri storici». E’ l’allarme di Silvano Ruffato, delegato Ascom del Camposampierese impegnato da anni nella tutela delle piccole attività commerciali. La chiusura festiva di Schievano, gastronomia-alimentari di via Trento e Trieste i cui titolari, dopo vent’anni hanno deciso di non lavorare più la domenica, è solo l’ultimo capitolo in un periodo difficile per il commercio che a Camposampiero e Rustega conta oggi 195 esercizi. Da pochi mesi è chiuso lo storico negozio-officina di motociclette e bici “Pesce” di via Sant’Anna; sotto i portici di via Trento e Trieste ha chiuso “Tutto a un euro”, sostituito da un “Compro oro e argento”, anche questo un segnale dei tempi. Tra bar e trattorie, se ormai non fanno più notizia le chiusure decennali del “Caffè Grande” e dell’albergo “La Torre” in pieno centro, chiuso resta anche il bar-trattoria in via Montegrappa mentre un messaggio positivo arriva dal nuovo bar “Caffetteria Antoniana” aperto da poche settimane all’angolo di via Bonora di fronte all’ospedale, con uno stile nuovo, giovane e accogliente. E così pure Gherlenda ha aperto proprio pochi giorni fa il terzo negozio di famiglia “Civico 28” in via Rialto, con abbigliamento “urban style” a completare l’offerta di vestiti e calzature degli altri due negozi vicini. «C’è chi ha ancora voglia di impegnarsi e investire», commenta Silvano Ruffato, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento. «E fortunatamente la clientela degli esercizi del centro è diversa da quella dei centri commerciali. La torta però è una sola e le fette si riducono sempre di più, con le grosse strutture e le aperture domenicali. E nemmeno la campagna denigratoria di questi mesi, che identifica i commercianti come parassiti-evasori, ci aiuta: se qualcuno “si arrangia” lo fa solo per sopravvivere» conclude Ruffato.

Francesco Zuanon

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