Supermercati, è assalto agli scaffali tra lunghe code e carrelli pieni
Lunghe code, carrelli pieni, clacson e assembramenti. È stato quasi un ’assalto quello di ieri mattina ai supermercati di Padova, probabilmente a causa del “semi-lockdown” che scatta oggi per il periodo natalizio. Molti padovani infatti hanno scelto la giornata dell’antivigilia per fare le ultime spese in vista dei giorni natalizi, un po’ per la confusione sulle regole dovuta al moltiplicarsi di decreti e un po’ per evitare la ressa della vigilia. Tuttavia, questo sembrerebbe essere stato un pensiero condiviso da molti. Scaffali presi d’assalto dunque nonostante è confermata la possibilità di apertura per i negozi di alimentari anche nei giorni rossi, così com’è altresì consentita la possibilità di spostamento per la spesa a patto che ci si trovi all’interno del proprio comune di residenza.
Dall’Alì dell’Arcella all’Iperlando di Camin, fino all’Md di Voltabarozzo, molti dei supermercati della città hanno visto riversarsi una folla di gente. Gli ingressi contingentati hanno dato vita a lunghe file di carrelli e code ravvicinate di persone, che forse non si vedevano dalla scorsa primavera.
tanti clienti e indisciplinati
Nei parcheggi malumori e clacson hanno creato caos e ingorghi. All’interno dei supermercati la situazione non migliora, con i dipendenti che oltre a lavorare si ritrovano - a distanza di mesi - a dover impartire lezioni di educazione civica a causa del mancato rispetto del distanziamento e mascherine indossate in modo errato. Non a caso, secondo uno studio inglese effettuato dalla Public health England, il supermercato risulta essere uno dei luoghi in cui il rischio di contagia è alto. Teoricamente, come previsto dall’ordinanza regionale del governatore Zaia, l’accesso agli esercizi di vendita è consentito a una persona per nucleo familiare. Nella pratica non va esattamente così. Tanti infatti, con le scuse più disparate, decidono di fare la spesa accompagnati dai propri familiari.
alimentari possono restare aperti
La ressa nei supermercati nei giorni che precedono il Natale non è una novità, è sempre successo. Quest’anno però, vuoi la chiusura dei ristoranti, vuoi le limitazioni di orari e degli spostamenti fra comuni, per non parlare del decreto Natale approvato qualche giorno fa, è accaduto che i padovani abbiano dovuto riorganizzarsi all’ultimo minuto, incentivando la corsa agli acquisti. La confusione che è venuta a crearsi ieri, specialmente in mattinata, è probabilmente anche il frutto del disorientamento creato dall’insieme di ordinanze comunali, regionali e nazionali. Una “matrioska” di norme che generano difficoltà di comprensione tra i cittadini, che nel dubbio hanno deciso di fare il “pieno” degli acquisti il 23 dicembre, ultimo giorno utile prima delle festività prima di “barricarsi” in casa fino al nuovo anno.
A scanso di equivoci la spesa rientra nelle motivazioni di «comprovata necessità» previste dai Dpcm. Infatti nei giorni in cui sarà istituita la “zona rossa”, ovvero dal 24 al 27 dicembre, il 31 dicembre, dal 1 al 3 e dal 5 al 6 gennaio, sarà possibile recarsi muniti di autocertificazione nei supermercati all’interno del proprio comune di residenza senza incorrere in sanzioni. —
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