Svaligia la casa a due anziani arrestato 15 minuti dopo il furto

La polizia ha intercettato il malvivente grazie al particolare orecchino che divarica il lobo dell’orecchio Il colpo l’aveva messo a segno in un’abitazione di Altichiero, è stato rintracciato in zona stazione
Di Enrico Ferro

Tradito dalla moda, tradito dai piercing e soprattutto dal particolare orecchino che divarica il lobo dell’orecchio. Cristian Coletto, 34 anni, ha svaligiato un’abitazione ad Altichiero ma dopo appena quindici minuti è stato individuato e arrestato dalla polizia. Aveva derubato due anziani.

Erano le 17.30 quando al 113 è arrivato l’allarme da via Tione 20. Una badante moldava che assiste due fratelli settantenni ha segnalato alla centrale operativa della Questura di aver visto un giovane uscire di casa di corsa. Subito la pattuglia è accorsa e gli agenti hanno raccolto una descrizione dettagliata dell’individuo. La badante era riuscita a vedere con chiarezza il suo volto, notando il particolare orecchino che indossava: un divaricatore di lobi. I poliziotti della Squadra volante, coordinati dal commissario capo Valeria Pace, hanno battuto a tappeto la zona e dopo un giro in quartiere sono corsi in zona stazione.

Sul cavalcavia Borgomagno hanno notato un giovane fermo sulla pista ciclabile, con un telefono cellulare in mano. L’hanno osservato da vicino e hanno visto l’orecchino. In due gli sono saltati addosso e l’hanno fermato e perquisito. In uno zaino aveva tutta la refurtiva segnalata in via Tione. È stato quindi arrestato a soli 15 minuti di distanza dal colpo.

Secondo quanto emerso dal sopralluogo di furto, pare che il balordo fosse riuscito a introdursi in camera da letto rubando un telefono cellulare, un orologio da donna, una fede nuziale e gioielli di bigiotteria.

Durante la perquisizione è spuntata anche la droga. In un marsupio aveva 4 grammi di eroina, uno di hashish e uno di cocaina. Dunque Cristian Coletto dovrà rispondere anche del possesso di sostanze stupefacenti.

Il suo è un nome noto alle forze dell’ordine. È entrato nel tunnel della droga e, di conseguenza, ha iniziato a vivere di espedienti. A febbraio dello scorso anno è stato arrestato dopo alcuni furti commessi all’ospedale di Camposampiero. I carabinieri l’avevano arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Padova. Le indagini avevano permesso di scoprire che si era introdotto in una stanza del reparto di Oculistica all’ospedale “Pietro Cosma” di Camposampiero e, senza farsi vedere, si era impossessato del portafoglio di un paziente di origine cinese, che quest’ultimo aveva lasciato nella tasca dei pantaloni e dove custodiva 2 mila euro in contanti. Coletto non si è però accontentato del denaro del malato: aveva preso di mira anche il primario di Oculistica.

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