Tamponamento per colpa dei cassonetti

Arcella: donna rischia di essere investita sulle strisce per mancanza di visibilità
VIA ASPETTI. I cassonetti «nascondono» le strisce agli automobilisti
VIA ASPETTI. I cassonetti «nascondono» le strisce agli automobilisti
 
ARCELLA.
O si eliminano i due cassonetti, che oscurano totalmente la visibilità in curva oppure si sposta più indietro il passaggio pedonale. Questa, in estrema sintesi, la lezione che arriva dall'incidente che si è verificato, ieri mattina, all'altezza del civico 1 di via Tiziano Aspetti, all'incrocio con il rondò Borgomagno, in cui sono rimasti coinvolti una mamma con un bimbo di un anno in carrozzina e due automobili che si sono tamponate.  Ore 8.20. La signora moldava Tatiana, originaria di Ungeni, cerca di attraversare sulle strisce il tratto di via Aspetti che porta al Cavalcalvia Borgomagno, assieme al suo bambino biondo in carrozzina. I due cassonetti ostacolano la visuale sul lato sinistro e, quindi, attraversare la strada diventa sempre un rischio. Appena la ragazza moldava muove i primi passi sulle strisce zebrate, dalla curva piomba una Mercedes Class A, guidata da Giampietro Pintonato, residente a Cadoneghe, che, per fortuna, riesce a frenare in tempo ed a non investire la giovane madre con il figlioletto. Nel frattempo, dietro alla piccola Mercedes, arriva una Hyunday sportiva, di colore grigio, che tampona violentemente la vettura davanti. Una bella botta. Tant'è che sopra il volante si apre l'air bag e la donna alla guida della vettura perde addirittura i sensi.  Dopo cinque minuti arrivano sul posto quattro vigili, un'ambulanza ed un'auto della Croce Rossa. Il medico riesce, quasi subito, a risvegliare la donna al volante, che, dopo i primi soccorsi sul posto, viene trasportata all'ospedale. Il traffico subisce un notevole rallentamento con una coda che si forma sino a Pontevigodarzere. Si ferma anche il tram, ma dopo solo cinque minuti di sosta forzata, viene messa in atto quella che, all'Aps Holding, chiamano già la «ricetta Levorato» dopo l'appello del presidente dell'Aps ai vigili, che ha definito quasi sempre troppo lento l'intervento della polizia municipale ogni volta che si verifica un incidente sulla rotaia. In pratica un vigile ed un ispettore provvedono da soli a spostare l'auto coreana dalla corsia del tram. Ma, intanto, l'attenzione dei presenti si focalizza sulle cause del sinistro. «O si spostano i cassonetti o si arretrano le strisce pedonali - grida un passante sui 70 anni -. Non possiamo rischiare la vita ogni giorno». Anche la madre moldava parla contro quel pericoloso attraversamento. «Solo pochi giorni fa ho rischiato di essere investita da altre vetture». Quel buco nero della mobilità all'Arcella è stato già segnalato più volte alle autorità competenti da numerosi residenti dell'Arcella. Perché nessuno, a Palazzo Moroni e all'Acegas Aps, li ha mai presi in considerazione? (f.pad.)

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