Tangenti per il Golf Il pm: «Due anni al legale Lorigiola»

Per il pubblico ministero di Venezia Rita Ugolini, l’avvocato padovano Fulvio Lorigiola deve essere condannato a due anni di reclusione per l’accusa di favoreggiamento reale nei confronti del collega...
NELLA FOTO Presidente Fulvio Lorigiola ED AVVOCATO
NELLA FOTO Presidente Fulvio Lorigiola ED AVVOCATO

VENEZIA. Per il pubblico ministero di Venezia Rita Ugolini, l’avvocato padovano Fulvio Lorigiola deve essere condannato a due anni di reclusione per l’accusa di favoreggiamento reale nei confronti del collega veneziano Massimo Carlin, che ha già patteggiato una pena di due anni per concussione. La richiesta è stata avanzata ieri dalla rappresentante dell’accusa al giudice monocratico lagunare Fabio Moretti che, dopo aver fatto intervenire i difensori per le loro arringhe, ha rinviato l’udienza al 3 ottobre, giorno in cui leggerà la sentenza. Gli avvocati Emanuele Fragasso e Gianni Morrone, invece, si sono battuti per la completa assoluzione del collega. Il processo si trascina ormai da anni e il rischio di prescrizione si avvicina, anche perchè nel dicembre del 2011 La Corte d’appello di Venezia aveva cancellato la condanna a due anni di reclusione e il sequestro di beni fino a 120 mila euro nei confronti di Lorigiola, accusato di concorso in concussione assieme all'amico e collega portogruarese Carlin. I giudici di secondo grado, a differenza, di quelli di primo grado avevano ritenuto che il legale padovano non avrebbe dovuto essere giudicato per quel reato, bensì per favoreggiamento nei confronti di Carlin, così avevano inviato nuovamente gli atti al pubblico ministero di Venezia, che aveva condotto le indagini.

Nel 2007 finirono in manette Carlin e il dirigente dell'Ufficio urbanistica del comune di Lignano: il secondo aveva appena ricevuto una bustarella da 10 mila euro. A dover pagare per ottenere i permessi comunali per costruire un villaggio turistico a Lignano erano gli addetti di una immobiliare, la «Agricola Stefania», una società che fa capo all'imprenditore trevigiano Giuseppe Stefanel. Stando alle accuse, Carlin e Lorigiola, uno per conto dell'amministrazione comunale, l'altro per conto di Stefanel, avrebbero svolto il ruolo di mediatori della tangente. Queste le accuse iniziali, ma i giudici della Corte veneziana hanno evidentemente ritenuto che solo Carlin conoscesse approfonditamente la vicenda, sapendo che quei 10 mila euro erano una tangente, mentre Lorigiola avrebbe semplicemente dato una mano al collega, facilitando il passaggio della «bustarella» perché l'affare andasse in porto. «Ho appreso quello che era accaduto dopo aver letto sui giornali il casino dell'arresto dell'avvocato Carlin e allora ho chiesto a Tito Berna, che da 30 anni gestisce in piena autonomia con la mia massima fiducia la Finpiave, che mi ha detto... perché il progetto (un campo da golf da 9 buche, a Lignano, ndr) andasse in porto... che aveva subito ricatti, taglieggiamenti da Carlin.... Ho così saputo - solo a posteriori - di una parcella da 250 mila euro a Carlin per non fermare il progetto e che il pagamento passava dall'avvocato Lorigiola» ha raccontato tra l’altro Stefanel.

Giorgio Cecchetti

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