«Terme da rilanciare aggiornando le cure e la gastronomia»

Ieri al Pietro d’Abano confronto sul futuro del comparto Jannotti Pecci: «Dobbiamo puntare su ricerca e qualità»
Di Federico Franchin

ABANO TERME. «Non è affatto vero che il termalismo all'estero sta morendo. C'è semmai da chiedersi perché i turisti tedeschi non vengono più da noi». A dirlo è stato Gianni Gottardo, presidente del consorzio Veneto Acqua e Terme, durante il convegno organizzato ieri mattina al centro congressi Pietro d'Abano sul futuro del Bacino Termale Euganeo. «La fangoterapia ha perso il 31,22% di tedeschi, ma in Germania il prodotto termale è cresciuto del 31,12%», ha spiegato Gianni Gottardo. «Non è vero che la richiesta è crollata. Per far crescere il fatturato e l'appeal bisogna quindi andare a pescare altri target, come le madri con figli affetti da patologie croniche, che vanno sottoposti a talassoterapia. Sta quindi a noi adattare la nostra offerta. Bisogna far passare la terapia termale al posto dell'uso del cortisone, far venire le famiglie qui invece che nei paesi del Mare del Nord. C'è poi da adattare anche la nostra offerta culinaria. Nel 2014-2015 870.000 tedeschi hanno seguito la cucina vegetariana e vegana». Ha la ricetta pronta anche il presidente nazionale di Federterme Costanzo Jannotti Pecci. «Abano, Montegrotto ed Ischia sono le località termali più competitive», ha osservato. "Abano e Montegrotto potranno incrementare la loro attrattività all'estero investendo su tre punti. Il primo è la ricerca scientifica. Il secondo il turismo sanitario, sfruttando la libera circolazione del paziente, lavorando sul mercato Espa (Associazione Europea del Termalismo e Climatismo) europeo. Terzo: continueremo infine a batterci a fianco di tutte le imprese alberghiero-termali e delle istituzioni, nazionali, regionali e locali, per valorizzare le potenzialità del settore e dei territori in una prospettiva di destagionalizzazione e diversificazione dell'offerta turistica, per migliorare la qualità e la competitività dei servizi per la salute e il benessere».

«Riponiamo molte aspettative nel ruolo che avrà l'Ogd "Terme e Colli Euganei», che merita da subito una impostazione manageriale per dare nuovo impulso al marketing di un territorio unico, che coniuga salute, benessere, bellezze naturali, cultura e turismo e alta professionalità. I dati disponibili sulle presenze, con oltre tre milioni nel 2015 (+1,8%) sono incoraggianti, ma non ci accontentiamo», ha annotato Riccardo Ruggiero, presidente Sezione Terme e Turismo di Confindustria Padova. Stefan Marchioro (Regione Veneto): « Negli ultimi due anni», ha svelato, «è aumentata di qualche decimale la permanenza media dei clienti. Stiamo recuperando clienti stranieri. Bisogna innovare, saper differenziare il prodotto e proporsi con un brand unico. Bisogna far passare il concetto di star bene in senso olistico, differenziando il target». Infine Paolo Turri (Direzione Programmazione sanitaria Regione del Veneto): «Bisogna investire sulla ricerca. Ci sono due nuovi ambiti, che sono la chirurgia plastica e l'oncologia, che possono far segnare il cambio di passo. Serve investire sulle terme di Abano e Montegrotto come prima area di salute preventiva».

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