Terminata la bonifica Ex Zambelli di Maserà liberata dall’amianto

Tre mesi di lavoro per rimuoverne 300 tonnellate La Sap Holding investirà 6 milioni per realizzare la sede  
MASERÀ. Oltre tre mesi di lavoro per rimuovere quasi 300 tonnellate di amianto dall’ex Zambelli, l’ex fabbrica di pneumatici alle porte del paese, diventata per decenni una seria minaccia ambientale. Oltre che per la copertura in eternit in pessimo stato e la presenza di altri inquinanti, l’area è stata per anni il deposito non controllato di decine di migliaia di pneumatici. «Ora finalmente possiamo dire che la “bomba ecologica” è stata disinnescata una volta per tutte», afferma il sindaco Nicola De Paoli che da anni segue il tormentato caso ex Zambelli.


La Sap Holding di Noventa Padovana, azienda che si occupa di trasporti nazionali ed internazionali, lo scorso febbraio acquistò l’immobile all’asta e in questi giorni ha portato a termine la parte più attesa della ristrutturazione, vale a dire la completa bonifica dall’amianto. Un’operazione lunga e delicata che ha visto al lavoro per diverse settimane una squadra di almeno una dozzina di persone, sottoposte a severi controlli sull’esposizione all’amianto. «Per sistemare tutto ci vorrà un anno», spiega Pietro Bertino, fratello di Andrea, titolare dell’impresa. «Abbiamo bonificato l’area di oltre 20 mila metri quadrati con l’intervento della Paggin Costruzioni di Campodarsego e la supervisione sul fronte della sicurezza dell’architetto Gabriele Zoccarato. Stimiamo in circa 300 tonnellate la quantità di amianto asportata in questi mesi. Una parte della copertura era già stata rimossa dai precedenti proprietari e stoccata in bancali che abbiamo completamente rifatto e ritrattato per evitare la dispersione di fibre. Il tetto era in condizioni pessime, rovinato in più punti dalle intemperie, con pezzi di lastre sparse ovunque, dentro e fuori il capannone. Stimiamo in circa mezzo milione di euro il costo per la sola bonifica dell’amianto».


Negli anni scorsi il Comune era riuscito ad ottenere la completa pulizia di tutta la parte posteriore dell’area, occupata da cataste di decine di migliaia di pneumatici. «La zanzara tigre qui aveva trovato il suo habitat ideale per diffondersi in tutta la provincia», ricorda il sindaco De Paoli. Tre anni fa però il precedente proprietario, dopo aver rimosso tutti i copertoni, non era stato in grado di proseguire con la bonifica e cedette l’area per appena 100 euro. L’acquisto da parte di una ditta di Caserta aveva insospettito il sindaco che aveva segnalato il caso in Procura. La fantomatica società era intestata ad un prestanome, quindi venne sciolta e l’area tornò di nuovo all’asta. Ora la Sap ha intenzione di farne il proprio quartier generale con un investimento di 6 milioni di euro. Il vecchio capannone verrà abbattuto per lasciare spazio ad una costruzione più piccola, di 6 mila metri quadrati, dotata di 80 porte di carico per i camion. Il resto della superficie sarà usato come area di transito e sosta dei mezzi. «I nostri camion non passeranno per il centro di Maserà», assicura Bertino, «ma si dirigeranno tutti verso Strada Battaglia. Confidiamo poi nella costruzione della bretella con l’uscita Padova Sud, per noi strategica».


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