Tessera magnetica per chi frequenta le tensostrutture

MONTEGROTTO TERME. Un sistema di riconoscimento con tessere magnetiche, che registri l’ingresso e l’uscita delle associazioni sportive. È la risposta che sta studiando il sindaco Massimo Bordin dopo il caso sollevato dal consigliere di opposizione Riccardo Mortandello sulla tensostruttura di Mezzavia. Il rappresentante del Circolo Pertini ha filmato l’area sportiva che lunedì notte era stata lasciata aperta e con le luci accese. Una dimenticanza delle associazioni sportive che non hanno spento gli impianti oppure un dispetto studiato a tavolino?
Per il sindaco Bordin è sicuramente una strumentalizzazione. «Le chiavi le hanno tutte le associazioni sportive», ha detto il primo cittadino, «è stata una scelta che ho fatto confidando nella maturità delle associazioni sportive, perché le tensostrutture sono di tutti i cittadini. Quindi parto dal presupposto che tutti le abbiano a cuore e ho fatto un atto di fiducia. È stato sicuramente un dispetto anche perché un altro cittadino era passato prima di Mortandello e le luci erano tutte spente. A questo punto dovrò usare soldi che sarebbero andati al sociale per mettere i badge che registrino gli accessi». Sulla questione è intervenuto anche il responsabile della squadra di calcetto «Pirati d’Italia» che, come ha riferito l’assessore allo Sport Valter Belluco difendendone l’operato, era stata l’ultima a usare la struttura. «Siamo stati gli ultimi ad utilizzare la tensostruttura, ma non gli spogliatoi della palestra», ha detto Loris Dorio, «c’era infatti un’altra squadra femminile e noi siamo andati via prima. In ogni caso siamo sicuri di avere spento tutto e non sarebbe la prima volta che ci fanno dei dispetti». Dorio tiene a ribadire che nella squadra di calcetto che porta il nome del movimento fondato dai sindaci Claudio e Bordin, i due primi cittadini non c’entrano. Intanto prende la palla al balzo la consigliera Sabrina Talarico, che attacca sulla gestione di tutte le strutture sportive «da quella inagibile di Turri, agli impianti in degrado di via del Santo e al Palaberta. Chiediamo un gruppo di lavoro con le minoranze, per regolamentare e normalizzare la gestione di questi impianti».
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