Testamento biologico, il Comune di Padova avvia la raccolta

La segreteria generale di palazzo Moroni procederà alla trascrizione delle volontà sul testamento biologico. Sul web le istruzioni per decidere sulla propria vita

PADOVA. «E’ un piccolo passo, ma in una città cattolica come Padova rappresenta un messaggio oltremodo significativo». È il commento della consigliera comunale di Sel, Marina Mancin, alla decisione presa dall’amministrazione comunale di inserire all’interno del portale web di Palazzo Moroni la modulistica per raccogliere le dichiarazioni dei residenti che hanno redatto un’attestazione di trattamento di fine vita depositata a una persona di loro fiducia.

Il Comune comincerà dunque a raccogliere le dichiarazioni già depositate dai cittadini a un loro legale oppure ad altra persona di loro fiducia in merito al discusso «testamento biologico» che il governo ha cancellato dall’agenda del parlamento.

L’atto di dichiarazione – è riportato nel sito comunale – deve essere compilato dal dichiarante ma non sottoscritto. La sottoscrizione infatti dovrà avvenire alla segreteria generale di Palazzo Moroni, dove sarà anche conservata e messa al protocollo con tanto di numoero progressivo.

Il passaggio pubblicato nel portale www.padovanet.it fa seguito alla mozione «Sulla libertà, la dignità e il rispetto della persona in caso di fine vita» approvata lo scorso 13 settembre dal consiglio comunale, che ha visto il centrosinistra vincere il confronto con l’opposizione. Testo (accolto con 17 voti favorevoli, 1 contrario e 5 astenuti) in cui si chiedeva «al sindaco e alla Giunta di disporre presso la segreteria generale, la raccolta e la conservazione delle attestazioni dei cittadini del Comune di Padova che dichiarino di aver depositato la propria dichiarazione anticipata di trattamento presso un fiduciario». E alla Regione di «incentivare con fondi speciali la realizzazione di luoghi adeguatamente gestiti, detti genericamente Hospice, destinati all’accompagnamento delle persone nelle ultime fasi della vita in costante rapporto tra medico, paziente e familiari, nel rispetto della dignità e della libertà della persona accompagnata»

Una mozione che aveva scatenato un acceso dibattito in consiglio comunale e nella stessa maggioranza, tanto che il documento (inizialmente respinto grazie ai voti contrari del Partito Democratico) era poi passato trovando l’astensione della stessa Marina Mancin oltre che di Fabio Scapin dell’Idv, della presidente del consiglio comunale, Daniela Ruffini (Rifondazione comunista) e di altre due consigliere di maggioranza, Beatrice Dalla Barba e Maria Beatrice Rigobello Autizi (entrambe esponenti democratiche).

«Con la registrazione – spiega Marina Mancin – il Comune si farà da garante delle dichiarazioni rilasciate dai cittadini che hanno deciso di depositare il loro testamento biologico. Ripeto, è un piccolo passo molto importante su un tema estremamente delicato». Dovranno presentarsi in segreteria generale sia il dichiarante (che dovrà obbligatoriamente essere un residente padovano) sia il fiduciario. Entrambi con un documento di identità e con l’apposito modulo compilato per la sottoscrizione della dichiarazione di deposito. Modulo che potrà essere direttamente scaricato dal portale internet del Comune. Le dichiarazioni (numerate progressivamente) saranno raccolte dalla stessa segreteria del settore servizi istituzionali e affari generali di Palazzo Moroni.

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