Parco Iris di Padova, il Comune cerca un gestore per i prossimi 15 anni

Il bando aperto a cooperative sociali, scade il 10 novembre. È richiesta la realizzazione e la conduzione di un chiosco, oltre alla manutenzione del verde e a un orario più esteso

Marta Randon
Antonio Bressa, assessore al verde pubblico del Comune di Padova
Antonio Bressa, assessore al verde pubblico del Comune di Padova

Il parco Iris cresce e il Comune cerca un gestore per i prossimi 15 anni. Il bando, pubblicato sul sito, è rivolto esclusivamente a cooperative sociali di tipo A e di tipo A e B «in quanto soggetti giuridici deputati alla realizzazione di obiettivi di inclusione sociale e valorizzazione comunitaria», si legge nel bando. Il termine ultimo per partecipare è il 10 novembre.

Chiosco e attività

Chi si aggiudicherà la concessione dovrà trasformare una delle aree verdi più frequentate di Padova in un luogo ancora più accogliente, con la costruzione e gestione di un chiosco in legno che possa offrire bibite, cibo e gelati ai bambini e alle famiglie.

È prevista l’organizzazione di laboratori inclusivi ed eventi culturali. Non solo: il responsabile sarà chiamato ad estendere l’orario di apertura.

Il contratto di concessione amministrativa durerà 15 anni, con la possibilità di rinnovo per altri 15, assicurando stabilità e continuità al progetto di valorizzazione. Il punto ristoro potrà essere dotato di un’ampia pergola per mangiare all’esterno. È richiesto un canone d’affitto di 5 mila euro. Il valore complessivo dell’affidamento è di 3,2 milioni.

«La procedura è aperta per selezionare un concessionario che realizzi progetti coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 integrando le dimensioni ambientale, sociale ed economica», specifica il bando.

«Abbiamo optato per un gestione a lungo termine per dare la possibilità alla cooperativa che vincerà di organizzarsi e di fare un investimento nel tempo – afferma l’assessore Antonio Bressa – Oltre alla manutenzione del verde, il gestore dovrà costruire un chiosco e gestirlo. Probabilmente verranno impiegate persone con disabilità. Un’altra richiesta è aumentare di una o due ore l’apertura, soprattutto in primavera ed estate».

Il chiosco sorgerà dove ora ci sono i giochi dei bambini, non distante dai bagni: «L’obiettivo dell’operazione è poter offrire un punto di ristoro all’interno di una strategia dell’amministrazione più ampia: aumentare le superfici di verde e la loro fruibilità», continua Bressa.

L’ampliamento

I lavori per l’ampliamento e la riqualificazione del parco procedono. Dagli attuali 65 mila metri si passerà ai 160 mila, con la prospettiva di arrivare a 200 mila grazie agli ulteriori stralci, creando così uno dei parchi più grandi d’Italia: «I vialetti e bacini di laminazione sono pronti, le recinzioni sono state posate, gli operai sono al lavoro sull’impiantistica e soprattutto sulle strutture sportive – spiega l’assessore – In questo momento è in corso la realizzazione delle pareti del nuovo edificio ad alte prestazioni energetiche che sorgerà al centro, dopo aver già completato le fondamenta e la platea. A breve è prevista la messa a dimora delle piante e di tutti gli alberi previsti».

Quando l’allargamento sarà ultimato l’amministrazione aprirà un nuovo bando per l’organizzazione di attività e manifestazioni serali, «con l’accortezza di non disturbare chi abita in zona», puntualizza Bressa. Il costo del progetto è di 2 milioni di euro coperti dai fondi del Pnrr. L’inaugurazione è prevista per la prossima primavera.

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