«Togliamo lo stipendio ai presidenti»

Più soldi al sociale. Contraria Luisella Rettore, Frattina: scelte individuali
VICE PRESIDENTE Tommaso Tommasi ritiene che i presidenti di quartiere siano troppo pagati
VICE PRESIDENTE Tommaso Tommasi ritiene che i presidenti di quartiere siano troppo pagati
 Nell'epoca di tagli e scure fiscale che la proposta di eliminare alcune figure legate comunque alla casta arrivi da uno di loro è alquanto insolito. Ma apprezzabile. Tommaso Tommasi, vice presidente del Quartiere 1 Centro è lapidario. «In questo periodo che vede una situazione economica molto grave del nostro paese e di conseguenza di Padova, credo sia giusto fare una riflessione importante e prendere in esame il costo della "macchina" dei quartieri. I presidenti dei quartieri hanno uno stipendio di 2.000 euro al mese. Vivendo in prima persona il quartiere e vedendo quanto sia troppo remunerata il lavoro svolto da questa figura, ritengo che sia giusto eliminare questo costo». Tommasi lascia poco spazio alle interpretazioni: si lavora troppo poco per guadagnare 2.000 euro e si può quindi azzerare il compenso.  «E' chiaro che per le casse del Comune ci sarebbe un notevole risparmio - aggiunge Tommasi - calcolato in circa 250.000 euro all'anno, risorse a mio avviso da destinare, ad esempio al sociale. Dato che i quartieri sono l'organo più vicino ai cittadini, ritengo che in questi anni si possa lavorare gratuitamente. Sarebbe un buon segno nel rispetto dei padovani che ci hanno dato fiducia. Spero che la mia proposta venga presa in considerazione».  «Tutto si può fare - risponde Filippo Frattina, presidente del Quartiere Centro - però in una città con 6 presidenti di Quartiere, esistono anche 2.200 dipendenti comunali, 4.400 dell'Ospedale e altrettanti dell'Usl. Ben venga questo risparmio. Io ho rinunciato al compenso di avvocato per svolgere questo incarico che vale 1.600 euro mensili. Non penso salveremo il Comune con questo taglio, lascerei il diritto di scegliere ad ogni presidente».  Stefano Grigoletto, consigliere comunale Pdl ed ex presidente del Quartiere Centro in merito alla proposta di Tommasi risponde così: «In generale questa proposta mi sembra propaganda spicciola ai fini del consenso. Che viene da chi ieri si è schierato contro la legge Ronchi per le privatizzazioni, da chi ha votato 4 sì al referendum».  «Sono contraria all'eliminazione del compenso ai presidenti dei Quartieri - aggiunge Luisella Rettore, presidente del CdQ Arcella - è una carica che per certi versi è più importante di quella di un assessore comunale. Si tratta di un ruolo a servizio del cittadini, determinante. Le cifre che risultano a me in merito ai compensi sono di 1.600 euro netti se il presidente sospende il suo lavoro e 800 euro se invece lo continua. I consiglieri, dopo l'ultima Finanziaria non ricevono nulla». (c.bel.)

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