TOP 500 Ecco la classifica delle imprese padovane

 Al Papa Luciani il convegno e venerdì in edicola il supplemento del mattino di Padova dedicato alle nostre migliori aziende
CAIAFFA - PRESENTAZIONE TOP 500
CAIAFFA - PRESENTAZIONE TOP 500

PADOVA. Padova sta ridisegnando il proprio profilo industriale, all’insegna della bipolarità. La fotografia che emerge dal secondo report «Top 500» svela una classifica capitanata da un solido gruppo di leader (top performer) che crescono di media dell’8,9% nei ricavi. A questi, si contrappone però un altro nucleo composto da aziende deboli, e a traino, che dimostrano fragilità e scontano un calo medio del 6,4% dei ricavi.

L'intervista a Luisa Delgado, ceo di Safilo.

Top500, Luisa Delgado (Safilo)

La dinamica è in fieri ed è difficile tracciare trend; ma oggi, più dello scorso anno, l’effetto-crisi è evidente grazie a questa «straordinaria divaricazione».

Venerdì in edicola, in un supplemento di 48 pagine, torna in allegato al mattino, «Top 500»: fotografia aggiornata dello stato di salute dell’economia padovana, grazie ai bilanci delle 500 maggiori imprese della provincia. Un giornale nel giornale, curato dal dipartimento Scienze economiche e aziendali dell’Università di Padova e PwC con il mattino e Confindustria Padova.

I contenuti vengono discussi giovedì pomeriggio, alle 17.30, al Papa Luciani. Interverranno: Pierangela Fiorani, direttore del mattino, Alessandra Mingozzi, PwC Partner, Guglielmo Weber, direttore del Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali dell’Università.

A illustrare le performance delle prime 500 imprese sonoA ntonio Parbonetti, professore del Dipartimento Scienze economiche e aziendali e Erika Andreetta di PwC Partner. Sul palco: Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova, Federico de’ Stefani, presidente e ceo Sit Group, Luisa Delgado, ad Safilo, Daniele Lago, titolare Lago Spa, Franco Stevanato, ceo Stevanato Group e il professore Giovanni Costa vicepresidente del Consiglio di gestione Intesa San Paolo.

Al centro del rapporto, la manifattura e la difficile ripartenza. Il 2013, tuttavia, rileva il report, è stato un anno con il segno più e alcuni indici incoraggianti di crescita. Il confronto con l’anno precedente, anticipa Parbonetti «evidenzia nel complesso un miglioramento dei risultati con un fatturato aggregato in crescita dell’1% a quasi 29 miliardi di euro». L’indicatore da guardare però è l’Ebitda, o Margine industriale lordo, la cifra prima delle tasse, ammortamenti e interessi che segna per Padova +3% a quota 2,3 miliardi. Segno di una redditività in crescita, grazie anche e all’innovazione: il totale degli investimenti è infatti cresciuto del 4%. Per ciò che riguarda la struttura finanziaria, il patrimonio netto aggregato segna +5% superando di poco la soglia di 9 miliardi, mentre l’indebitamento complessivo che ammonta a 18,6 miliardi si è contratto dell’1%.

Argomenti:top 500 padova

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova