Tormenta sessualmente l’addetta alle pulizie Condannato a due anni

Sei mesi di molestie alla donna all’interno della Maliparmi di  via Zara di cui lui è responsabile Ora la proprietà si riserva azioni per difendere i valori aziendali



Tormentata per sei mesi. Mesi interminabili durante i quali la lavoratrice, all’epoca dei fatti 41 anni, era stata costretta a subire gli agguati del responsabile del magazzino Maliparmi, situato ad Albignasego in via Zara, dove era addetta alle pulizie. «Devi essere bella e brava. E soprattutto... devi fare la brava con me» la richiesta esplicita di Adriano Candian, 58enne di Agna. Lei ha avuto il coraggio di ribellarsi e di dire “basta” a quei soprusi tanto più orrendi perché avvenivano in un luogo di lavoro. Ieri è arrivata la condanna del tribunale di Padova (presidente il giudice Laura Chillemi): due anni di carcere per atti sessuali continuati sia pure con il riconoscimento del caso di minore gravità e la concessione della sospensione condizionale (la motivazione entro 75 giorni). La pubblica accusa aveva chiesto 3 anni e 6 mesi, la difesa (l’avvocato Biagio Pignatelli) l’assoluzione.

È nel novembre 2011 che Candian comincia a manifestare pesanti attenzioni nei confronti della 41enne dipendente di una coop vicentina che ha ottenuto l’appalto delle pulizie. L’esordio ha l’apparenza dell’inganno: il responsabile del magazzino invita nel suo ufficio la signora per parlarle di lavoro. È una scusa: varcata la soglia, Candian le piomba addosso, lei si ribella e infila la porta. È solo l’inizio. Lui non demorde e ogni occasione è buona per nuove e ripetute aggressioni, quando due colleghe della donna si allontanano. Candian non molla un giorno la sua preda, piombandole addosso di spalle, abbracciandola e affondando le mani dove capita. Il motivetto ripetuto ossessivamente? «Devi fare la brava». Nell’aprile 2012, al rientro della lavoratrice da alcuni giorni di ferie, la storia ricomincia. A maggio Candian va oltre ogni limite quando riesce a infilare la mano nelle mutandine della vittima fino ad allora rimasta in silenzio per paura di ritorsioni sul lavoro. È troppo. La 41enne lo denuncia, chiarendo che i vertici di Maliparmi nulla sapevano. Candian è ancora dipendente dell’azienda ma ora si aprono scenari nuovi. «Questa pronuncia colpisce duramente l’azienda che, composta per la stragrande maggioranza da personale femminile, a cominciare dall’amministratore unico, ha sempre posto la massima attenzione su queste problematiche senza precedenti» osserva in una nota Magicoral srl, proprietaria del marchio, «L’azienda è convinta che l’episodio non possa ledere i propri valori costruiti e perseguiti in tanti anni di lavoro e di tutela della sicurezza dei propri dipendenti». E avverte: «La società si riserva ogni azione». Sul caso precisa di aver «correttamente atteso lo sviluppo dell’azione giudiziaria e oggi, previo esame delle motivazioni della sentenza..., si riserva di assumere provvedimenti indispensabili alla tutela propria e dei collaboratori».—



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