Tra i primi in Italia in cemento armato

Il ponte del Popolo è stato costruito agli inizi del Novecento e faceva parte di un progetto più ampio che prevedeva la costruzione di una barriera verso la città, la Barriera Daziaria, e il raccordo...

Il ponte del Popolo è stato costruito agli inizi del Novecento e faceva parte di un progetto più ampio che prevedeva la costruzione di una barriera verso la città, la Barriera Daziaria, e il raccordo con il nuovo ponte della strada di circonvallazione interna ed esterna. Il progetto del “ponte sul Bacchiglione a valle della briglia dei Carmini”, questo il titolo originario dell'opera, è stato redatto il primo febbraio del 1902. Per costruirlo è stata indetta una gara: l'appalto a base d'asta era di 327mila lire e il contratto d'appalto è stato stipulato il 12 febbraio 1907 quando era sindaco l'avvocato commendatore Giacomo Levi Civita. La ditta Toschi Ulisse del fu Mauro, impresa edile di Bologna, completò i lavori tra il 21 febbraio 1907 e il primo novembre 1908, in poco meno di due anni. La struttura del ponte è costituita da un arco ribassato in cemento armato e ha una “luce”, cioè una distanza tra i due appoggi, di 43,5 metri. La larghezza del ponte è di 19 metri ed è costruito su due spalle in calcestruzzo sorrette da palafitte in larice. È stato uno dei primi ponti in cemento armato costruiti in Italia ed è percorso ogni giorno da decine di mezzi pubblici. Non solo: il passaggio per il Piovego è una tappa quasi obbligata per un tour romantico e culturale della “città d'acque”.

(v.v.)

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