Tra ironia e amarcord, spopola su Facebook il gruppo «Sei di Padova se»

PADOVA. Si può esser di Padova senza esser mai saliti da piccoli sui leoni del Pedrocchi? Oppure senza aver mai trascorso Pasquetta sui Colli? È la moda del momento su Facebook, di gran lunga il social network più frequentati del web: un modo per fare comunità, per condividere ricordi, emozioni, luoghi del cuore. È accaduto pochi giorni fa, sempre su Facebook, sulla notizia della demolizione dell’East Side, la discoteca di Ponte di Brenta, dove quasi tutti i padovani sono passati nella loro giovinezza. È scattato immediatamente l’amarcord: il primo bacio, oppure il primo lavoretto, o una canzone del cuore ascoltata in quella sala.
Così sono spuntati come funghi profili Facebook che fanno da macchine del tempo, da album fotografico. Una memoria collettiva per ogni comunità, per ogni piccolo paese del Padovano e a volte anche per le frazioni. Perché ognuno ha qualcosa da raccontare, un ricordo da condividere, un’emozione da rivivere.
Proviamo a fare un viaggio nella memoria e nei ricordi dei padovani. In primis nel capoluogo, dove il gruppo Facebook, creato da Stefano Salvati a mezzanotte del 28 gennaio, conta di 212 membri. E dove la prima immagine postata è proprio quella dell’East Side, la discoteca di Ponte di Brenta cancellata dalle ruspe. Ma ecco i ricordi. «Sei di Padova se da ragazzo bruciavi a scuola e te ne andavi a far colazione al Tranquillino». Oppure «se andavi in piazzetta Ricordi e non sai come si chiama in realtà». «Se andavi al Wag sabato pomeriggio», «se te ve a magnare il panin coa porseeta al Bar dei Osei», «se almeno una volta hai mangiato la pizza da Orsucci», «se il luna park era quello in Prato», «se andavi al Supercinema e alla banche per baciare in tranquillità», «se andavi in via Roma con il Si», «se alla domenica pomeriggio andavi a giocare a stecca al bowling vicino il centro Giotto», «se ti ricordi quando il piazza Cavour c’erano i paninari», «se alla festa delle Matricole, arrivavano le matricole a scuola a liberarti», «se quando vedi due pini marittimi in A4 ti senti a casa».
Un gioco quello dell'amarcord che spopola soprattutto alle Terme. Da un'idea di "Giò Madonna" è nato il gruppo "Sei di Abano Terme se..." che conta ad oggi quasi 1.500 iscritti. E che tra i "must" inseriti nelle info del gruppo scrive: "...se per tutta la Vita specificherai a chi ti chiede dove sei nato: sono di Abano e NON di Montegrotto Terme". Anche perché l'analogo gruppo di Montegrotto può contare su oltre 600 membri, "per i nostalgici San Pietrini e chi Montegrotto la vive o l'ha vissuta". Qualche esempio di ricordi in zona termale? "Andavi a fare la spesa da Zanon che era l'unico supermercato ad Abano"; "Se da piccolo hai fatto almeno una volta un giro in bici dentro e fuori da tutti i giardini degli alberghi con i portieri che ti mandavano a..."; "Se....hai visto Abano Terme vincere i Giochi senza Frontiere"; "se a Montegrotto ti facevi l'abbonamento per l'autobus alla Paper Moon"; "Se almeno una volta sei andato alla butterfly Arc senza pagare perché sei di Montegrotto".
Oltre 1.300 persone animano il gruppo "Sei di Albignasego se...", che ha addirittura lanciato un sondaggio per stabilire il personaggio più "rappresentativo" del paese. Un quesito che vede in testa "ea Marcea", seguita da "ea Siesta" e poi da "Bepi Gobbo".
Tra i gruppi più attivi in Facebook c'è quello di Caselle di Selvazzano: 159 membri e una valanga di ricordo. Chi si ricorda quando si andata a "tore e patatine da dezanchen"? E poi in paese nascono i personaggi "mitici" che hanno caratterizzato una generazione: in questo caso ci sono don Giovanni e don Alberto, storici parroci della frazione, oppure la bidella Franca. O i momenti più belli come quando "te ghe visto el Padova andare in serie A al Sportivo de via Peosa".
Quasi 300 membri anche per il gruppo "Sei di Cittadella se..." (creato da Andrea Zaniolo) e anche in questo caso c'è un diluvio di luoghi e persone passate alla storia del paese. Come "Ugo dei botteghetta", Ciano Maeto, Pierino Smaina, "Tony Tramezin".
Sempre diverse decine di iscritti in pochi giorni per il gruppo "Sei di Monselice se", che ricorda soprattutto Guerino Gabelotto, un personaggio mitico del paese, nei ricordi di tanti nonostante il suo "disagio". Ma anche il ricordo di Icio Burana che fa il vigile davanti all'ex pescheria. E ancora: "Sei di Monselice se... sei andato a pattinare (e a sbucciarti le ginocchia) sulla pista in via Argine Destro vicino al ponte di ferro... o a giocare "alle macchine" ai giardinetti lì vicino".
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