Tram, a Padova settanta cantieri in estate: «Negozi e imprese in difficoltà»
Il Comune ha concentrato una gran parte di lavoro nel periodo di chiusura delle scuole:
«Ma i ristori sono limitati, servirebbero maggiori risorse»

Ascom e Confesercenti puntano il dito contro i lavori per la realizzazione delle nuove linee del tram previsti per l’estate e l’autunno: «Effetti negativi sui fatturati di negozi, attività ed imprese», è la preoccupazione comune. «Una settantina di cantieri sparsi per la città vi sembrano pochi...», ironizza il presidente dell’Ascom Patrizio Bertin.
Il riferimento è al documento che l’amministrazione ha presentato venerdì scorso alle associazioni di categoria sui cantieri della rete tramviaria.
«Un tempo – la prende larga Bertin – era la moda che presentava le collezioni. Adesso è il Comune che ci presenta la sua “collezione di cantieri” per l’estate–autunno senza però precisare quando finirà l’autunno».
Bertin raccoglie le preoccupazioni dei colleghi che sono e saranno interessati dai cantieri e che registreranno una contrazione dei fatturati.
«I ristori dell’amministrazione sono limitati – dice – Il Comune ha stanziato 1, 7 milioni di euro, una cifra che, abbiamo già detto nei mesi scorsi, non può minimamente far fronte ai disagi subiti dagli esercenti e nemmeno a tutti visto che il sostegno riguarda solo le attività che si affacciano direttamente sui cantieri anche se è logico che i danni li subiscano anche gli esercizi delle aree limitrofe. Il tutto mentre prendiamo atto dell’aumento della Tari che interessa, guarda caso, soprattutto le attività del terziario».
Gli fa eco Nicola Rossi, presidente di Confesercenti del Veneto centrale: «Non possiamo ignorare le difficoltà che i cantieri comportano per le attività economiche, in particolare per i commercianti che operano nelle zone direttamente interessate dai lavori – sottolinea – Quotidianamente queste imprese si trovano a gestire cali di accessibilità, disagi logistici e una riduzione della clientela, elementi che rischiano di mettere in crisi l’equilibrio economico degli esercizi di prossimità.
Per questo chiediamo che ogni fase dei lavori tenga conto delle esigenze del commercio di vicinato, adottando misure di mitigazione e strumenti di supporto concreto. Sviluppo e tutela del tessuto economico locale devono procedere insieme».
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