Trapianti, primato nazionale Arriva la presidenza del Nit

 
PADOVA.
Per festeggiare il traguardo raggiunto non hanno esitato a mettere in campo la «nazionale padovana dei trapianti»: undici chirurghi, uno in fianco all'altro, schierati dall'azienda ospedaliera. Ognuno di loro ha contribuito alla «vittoria» della città del Santo (e del Veneto) sulla Lombardia. La presidenza del Nord Italia Transplant si è trasferita in via Giustiniani.  Paolo Rigotti, responsabile del centro trapianti rene e pancreas, per i prossimi tre anni terrà le redini dell'organo che gestisce l'attività di trapianto in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Liguria e provincia autonoma di Trento: 19 milioni di abitanti, 129 Rianimazioni, 42 unità di trapianto, 16 ospedali. Ma a tenere alta la bandiera di Padova nel NIT non è solo Rigotti: nel consiglio direttivo siedono anche Patrizia Burra (trapianto multiviscerale) e Roberto Tognon (responsabile infermieristico coordinamento Trapianti).  I direttori generale e sanitario di via Giustiniani, Adriano Cestrone e Giampietro Rupolo, hanno salutato salutatocon soddisfazione lo scippo della presidenza alla Lombardia e colto l'occasione per delineare il quadro dell'attività trapiantistica targata Padova.  Cestrone ha snocciolato numeri: «Dall'inizio dell'attività sono stati effettuati 1132 trapianti di fegato, 1300 di rene, 259 di polmone, 739 di cuore, 282 di rene pediatrico e 500 di cornea».  Poi la parola è passata alla «squadra», che ha illustrato le proprie attività e linee di ricerca. Una la parola d'ordine: incentivare il dono degli organi, la cui disponibilità sta progressivamente calando.  Su 100 possibili donatori, 30 dicono ancora «no» all'espianto. Gino Gerosa (cuore), Francesco Sartori (chirurgia toracica), Federico Rea (polmone), Umberto Cillo (fegato), Rigotti (pancreas e rene), Giovanni Franco Zanon (rene pediatrico), Alessandro Galan ed Edoardo Midena (cornee), Bruno Azzena (cute) e Modesto Carli (midollo) hanno illustrato l'attività trapiantologica made in Padova: Gerosa ha compiuto 21 trapianti di cuore, di cui tre pediatrici. Cillo 72 di fegato, contro i 64 del 2009. Rea e Sartori nel 2010 hanno raggiunto il primato nazionale: 25 trapianti di polmone. Rigotti, sul fronte rene-pancreas, ha sfondato quota 90. Zanon ha compiuto 16 trapianti di rene pediatrico, Galan e Midena 100 di cornea. Azzena ha innestato 232.110 centimetriquadri di pelle su 158 pazienti (a Padova è stato curato con successo l'unico sopravvissuto della strage di Viareggio) e Carli ha compiuto 38 trapianti di midollo.  Due le linee di ricerca: costruire organi funzionali (Zanon per il rene pediatrico) e rendere trapiantabili il maggior numero di organi (Rea per il polmone).  Con la squadra di chirurghi uno dei padri della trapiantologia padovana, Ermanno Ancona, direttore del reparto di Chirurgia dei trapianti d'organo: «Abbiamo riunito in un'unica area - ha spiegato - la totalità dei trapianti d'organo endoaddominali a vantaggio totale del paziente che potrà trovare maggiori competenze specifiche». (fa.p.)

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